* . . . Countless dreams . . . *

“I can feel, I can feel you Near me

even though you’re Far Away

I can feel, I can feel you Baby

*Why?*

It’s not supposed to feel this way . . .”

[Why – Avril Lavigne]

About beliefs, about darkness, about happiness, about life, about You . . .

“Ogni giorno, ogni secondo che tu vivi su questo pianeta, sei libero di fare a meno della tua Luce, di ignorarla. Sei libero di pensare di essere solo una, dei sei milioni di persone e che chiunque altro sia meglio di te, sia più carino e ricco e fortunato e privilegiato di te. Assolutamente libero. Libero di ucciderti se vuoi, e nessuno può fermarti finchè non ti troverai di nuovo in quella Luce e ricorderai: sono io a scegliere le mie prove, perchè  so di poterle superare!

Questo mondo è un gioco, Neo. Non pensi di conoscerne le regole, ma in realtà le conosci.

Regola Numero Uno: ricorda sempre che è un gioco! Sembra reale perchè  non sarebbe divertente se fosse semplice, se sembrasse chiaramente un gioco che un edificio di dieci piani può essere fatto semplicemente di cartone. E’ che l’edificio debba pesare milioni di tonnellate che sembra essere la cosa reale.

Nessun gioco è divertente se non puoi perdere (dimentica che non puoi davvero perdere, non importa, perchè non è davvero qui il tuo posto, si trova in una dimensione qui da qualche parte, ma non devi saperlo all’inizio, dovrai scoprirlo da solo, percorrendo la tua strada, mentre ti troverai nel bel mezzo di un uragano).

Il resto delle regole le conosci. Pensi di non conoscerle, ma le sai già.

Dunque a che pro tutto questo?

“Ricordare”, caro ragazzo.

Ricordare che non sei più ragazzo di quanto lo sia io.

Ricordare che sia tu che io siamo Luce, che gioca nell’oscurità.

Ooooh, non trovi che l’oscurità sia terrificante?”

[Richard Bach]

*You Know What To Do*

Erica:  Ero convinta di sapere quale fosse il mio errore. Perché non riesco a smettere [di sbagliare]?

Dott. TomPerché tu hai paura.  Paura di quello che viene dopo. Vuoi conoscere qualcuno, certo. Tu vuoi innamorarti, ma conosci i   rischi di questo amore. Si può stare davvero molto male. Ed è la paura di stare male che ti trattiene, e dalla quale tu devi liberarti.

Erica:  … E se non ci riesco?

Dott. Tom:  Beh, non è questo il fatto. Non è solo questione di riuscire, o non riuscire. Perché c’è di più.

Accettare un rischio è come saltare da un dirupo, fare un balzo verso l’ignoto, senza avere la minima garanzia. Alla fine, Erica, tocca a te scegliere. Tu devi decidere come vuoi diventare, capisci? Tu vuoi trascorrere il resto della vita intrappolata nelle tue paure? Va bene. Oppure puoi affrontarle: lanciarti nel vuoto e vedere che succede.