*…La Canzone Dell’Acqua…*

Metto via gli appunti, il segnalibro tra le pagine, via il cellulare, spengo la luce e abbandono la testa sul cuscino. Come al solito è pure tardi.

Chiudo gli occhi. C’è silenzio.

Pochi minuti, e l’incantesimo finisce. Un senso di ansia e di freddo, dentro. Come se mi mancasse qualcosa. Il che forse è simile al sentirsi soli, anche se a quest’ultima sensazione non ho mai dato modo di farsi spazio. Star sola è anche un bisogno, qualche volta.

Il fatto è che star soli mentre qualcuno passa attaccando volantini ovunque con la scritta missing non è poi così piacevole.
Che ci fosse una foto, almeno. Un’immagine, un disegno, una cosa qualunque. No. La scritta e basta.
Brillante idea quella di mettersi ad inscenare  Le Avventure Di Sherlock Holmes all’una e mezza di notte. Vorrei sapere chi ha chiamato il signor Holmes senza nemmeno avvertire. Che ne so, ci si poteva accordare su un orario più consono. Non era poi così urgente.
Il tizio finisce con l’ultimo pezzo di scotch. E resto a guardare quei pezzi di carta. E non c’è nessuno, appunto. Come potrebbe.
Si può sentire la mancanza di qualcuno che si è lasciato andare, anche non volendo davvero. E non credo mi sia capitato.

Per cui restano due alternative.

Manca chi non c’è più, per davvero. E come un anno fa, avrò a stento il tempo di rendermene conto. Di nuovo. Perchè se da qualche altra parte magari tempo e spazio non esistono, qui ci sono eccome e non lasciano scampo. Due righe riuscii a scrivere, anche allora.

E poi, manca chi non c’è mai stato.

Grandioso Holmes, mistero risolto, adesso però mi dici pure come faccio a dormire.

Inutile, mi alzo. Prendo il lettore mp3 dalla borsa.

 

Io ancora non lo so come ci riesce.

Richiudo gli occhi.

 

Stasera ho chiesto al caso
che cosa devo fare
sono stanco del mio ruolo
e ho voglia di cambiare
non so se andare avanti
o se e’ il caso di scappare
o se e’ solo il bisogno
di un nuovo sogno da sognare.

Adesso che ho quello
che ho sempre voluto
mi sento un tantino legato,
vorrei sparire
per ricominciare da capo
con un nuovo mazzo di carte
un nuovo gioco.

Ma il libro mi ha detto:
“Tieni la testa a posto,
datti una regolata e
guarda bene dentro te stesso,
non giudicare gli altri
e cerca invece di capire,
butta via lo specchio
che c’e’ il mondo da guardare”

Vorrei essere come l’acqua
che si lascia andare,
che scivola su tutto,
che si fa assorbire,
che supera ogni ostacolo
finche’ non raggiunge il mare
e li si ferma a meditare
per scegliere
se esser ghiaccio o vapore,
se fermarsi o
se ricominciare…

 

2 pensieri su “*…La Canzone Dell’Acqua…*

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