*… Save Tonight …*

E’ una delle canzoni che amo di più. Save Tonight di Eagle Eye Cherry ha una bella musica e un testo semplice, ma perfetto, perchè nessuna parola in più potrebbe rendere meglio il messaggio della canzone. Inoltre il suo video ufficiale è uno dei più riusciti che conosca. Non dico il perchè, bisogna guardarlo per capire, ma posso assicurare che è sorprendente. Anzi, se qualcuno fosse abbastanza incuriosito da dargli un’occhiata mi piacerebbe sapere cosa ne pensa (:

Per me è un esempio, anche abbastanza ironico, di come alla fine il caso non esiste, e che in maniera sorprendente delle scelte ne condizionano altre, conseguenze apparentemente insignificanti determinano situazioni che non avremmo mai immaginato in una sequenza di cause-effetti che ti precede ogni qualvolta ti vien voglia di fermarti e guardarti per un attimo alle spalle e sorprenderti della maniera assolutamente originale, magari non priva di senso dell’umorismo oppure terribile, in cui ti sei ritrovato proprio lì, in quell’istante, con un sorriso stampato sul viso e un ricordo che porterai per sempre con te.

Go on and close the curtains
Cause all we need is candle light
You and me and a bottle of wine
Going to hold you tonight

Well we know I’m going away

And how I wish, I wish it weren’t so
So take this wine and drink with me
Let’s delay our misery

Save tonight
And fight the break of dawn
Come tomorrow
Tomorrow I’ll be gone

There’s a log on the fire
And it burns like me for you
Tomorrow comes with one desire
To take me away it’s true

It ain’t easy to say goodbye

Darling please don’t start to cry
Cause girl you know I’ve got to go
Oh Lord I wish it wasn’t so…

Save tonight
And fight the break of dawn
Come tomorrow
Tomorrow I’ll be gone

Tomorrow comes to take me away
I wish that I, that I could stay
Girl you know I’ve got to go
Oh Lord I wish it wasn’t so…

*… Bonfire Heart …*

“And I’ve been looking at the stars for a long, long time
I’ve been putting out fires all my life
Everybody wants a flame, but they don’t want to get burnt …”

Guardavo quelle piccole fiamme prendere vita a pochi centimetri dai miei piedi. Erano vivaci e imprevedibili, sorprendentemente belle. Belle perchè ero riuscita a prendermene cura, finalmente. E loro ringraziavano sfoggiando tutte le loro sfumature migliori. E i miei occhi sorridevano e loro ci si riflettevano vanitose. Ho avvicinato le mie mani a quel piccolo falò. Fa caldo lo so. Ma quello è il tipo di calore che riscalda il cuore, non la pelle.
Con le gambe incrociate e una brezza leggera tra i capelli pensavo alla fatica che mi era costato quel momento. Pensavo alle tempeste. Al vento forte, quello che ce la mette tutta per trascinarti via. Alle giornate in cui con un piglio più forte del suo son riuscita a non farmi spostare nemmeno di un centimetro. E sono rimasta lì con la mia luce, il mio calore e con le orecchie ben aperte ad ascoltare cosa stesse accadendo intorno. Perchè al suono del vento ti abitui, diventa un sottofondo uniforme e riesci a distinguere altri suoni. Parole nuove, belle canzoni, toni di voce rilassati e perfino divertiti qualche volta.
Guardavo quelle fiamme ed ero felice. Non avevo assecondato il vento. Non mi ero alzata di scatto voltando le spalle a quella piccola grande fonte di energia, tanto forte quanto fragile al primo segno d’abbandono. Non ero corsa alla cieca sotto alla pioggia cercando assurdamente di ricomporre frasi da frammenti di carta ritrovati qua e là tra un cespuglio e l’altro. Sono rimasta alla mia postazione e mi sono accorta, stupita, di come quelle frasi mi arrivavano alle orecchie, declamate da altre voci.
Ho sorriso.
E’ stato mentre badavo al mio piccolo falò che chi aveva smarrito quelle parole era riuscito a ritrovarle, dopo aver vagato a lungo invano.
E se l’udito non mi ha ingannata, pare fossero felici di aver scorto tra i fitti e bassi rami degli alberi alcuni bagliori provenienti da una piccola radura in lontananza.