E’ il viaggio che conta, più che la meta. Ma che succede se la meta stessa diventasse ad un tratto il viaggio?
Potrebbe accadere di ritrovarsi alla fine di un vicolo strettissimo, camminando facendo ben attenzione a dove si mettono i piedi, immersi nei propri pensieri, alzare lo sguardo e vedere intorno a sé lo spazio esplodere in una piazza enorme, il sole vestirla con la sua luce e con lo spostamento d’aria sentire quel peso spostarsi dritto, all’improvviso, dal cuore alla gola. E capire.