Ti sei mai innamorata di un fiocco di neve? Se si, sai cosa significa sentire il cuore perfettamente lucido e la testa incosciente. Incosciente nel senso di sconsiderata. Viva, scattante, entusiasta, ma sconsiderata. Allora sai anche come funziona più o meno. E’ pur sempre un fiocco di neve. Viene giù svolazzando tra gli altri, ma più luminoso, più elegante, diverso, speciale. Curva sui tuoi capelli per sfiorarti la punta del naso e arriva leggero tra le tue mani. Al contatto si scioglie. Anche se sei rimasta al freddo ad aspettarlo le mani sono comunque più calde. Fossi stata tu lì, o un’altra o altre dieci persone, non avrebbe fatto differenza. Sarebbe accaduto lo stesso. E’ nella sua natura di fiocco di neve. Appare dal nulla, originale e unico e poi va a confondersi nella massa dove finiscono tutti, una volta concluso il proprio volo. Impossibile distinguerlo più, in tutto quel bianco. Converrai con me che è difficile dire cosa sia giusto e cos’altro sbagliato. E’ giusto forse amare, soffrire o giudicare? E’ più sbagliato credere, lo è un po’ meno dimenticare?
Ricordi cosa mi disse quel tipo al telefono una volta? L’importante è che il film sia finito e che tutti siano usciti più o meno soddisfatti dal cinema. Mi arrabbiai da morire, ne parlai a lungo. Scaricò dalle proprie spalle ogni viltà e la responsabilità dell’essere stato un pessimo attore. O molto bravo forse. Dipende, perchè si tende ad odiare chi si comporta male nel film senza pensare che quella è esattamente la reazione che importava suscitare. Come se l’eroe, il protagonista sia poi necessariamente uno stinco di santo per davvero.
Cos’è che importa allora? L’illusione o più la disillusione magari, che in fondo è solo l’illudersi d’altro?
Ad esempio, guardando un film coinvolgente, ti capita mai di piangere? Di lasciare entrare la storia a tal punto dentro te da prenderti ed emozionarti tanto? Quelle lacrime ti sembrano meno vere, soltanto perché si tratta di un film? Io penso di no. E dunque che fai allora, dai la colpa agli attori? Quelli sono andati a casa già da un pezzo, a fare i fatti loro. A te è rimasto il cuore stretto in una morsa invece. Biasimi te stessa? Li maledici, gli scrivi una bella lettera Ah grazie tante e adesso del mio cuore a pezzi cosa ne faccio secondo voi?
Forse alla fine quel che conta è ciò che siamo dentro e cosa siamo in grado di dare. Ciò che è nella nostra natura.
Come lo è in quella di un fiocco di neve sparire per sempre.
Credo che cercherò di scaldarmi le mani adesso, con i ricordi più belli.
[picture: First Snow by thienbao, Deviantart]
Già. È tutto vero purtroppo… La neve non sa stare tra le mani è nella sua natura sciogliersi, non saper restare
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Esattamente…
Sono sempre felice quando passi di qui, quo (hahah) 🙂
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