Ieri mattina il terremoto mi ha svegliata. Nonostante io abiti molto lontano dai paesi che si trovano intorno all’epicentro sono saltata giù dal letto e ho acceso il televisore in preda all’ansia di sapere da dove arrivasse la scossa e cosa stesse accadendo lì. Ogni tanto mi gira ancora la testa e dico tra me e me figuriamoci le persone di lì.
In qualche strano modo il nostro corpo registra le paure, come per tenerti pronto a reagire nel caso dovesse succedere ancora quella cosa che ti ha spaventato tanto. Me ne sono capitate di diversi tipi in questi anni e alle volte quelle sensazioni tornano tutte insieme e ci resto incastrata dentro, incapace di liberarmi. Si dice che la paura -e non l’odio, come di norma si pensa- sia il contrario dell’amore. Dove c’è paura non c’è amore e questo spiega quella sensazione di gelo nella testa.
Oggi è Halloween.
Halloween non è altro che la vigilia di Ognissanti e del due Novembre. E’ il momento dell’anno in cui si saluta l’estate, le foglie si addormentano sull’asfalto bagnato dalla pioggia, iniziano le giornate più corte e fredde, ci si interroga sulla morte, qualsiasi cosa essa sia e sul buio. Si esorcizza la paura usando dei simboli, come quelle candele finte che facciamo accendere sulle tombe dei nostri cari, i fiori che appassiranno in fretta. Ci si riscalda le mani con le noccioline e le castagne calde all’uscita dei cimiteri. Si compra il torrone e altri dolci tradizionali di questo periodo. Si preparano caramelle da regalare ai bimbi che bussano alle porte, si accende qualche candela anche in casa. Ci si riscalda l’anima un po’ come si può.
Questo è Halloween. O Samhain. O Ricorrenze dei Morti.
Sono i giorni in cui ci si ricorda che con la luce si può cacciar via qualche ombra dal cuore.
Luce che è amore.
Amore che è il contrario della paura.
Avevo pensato di scrivere questo post con tutt’altro mood. Questa mattina ero sulla mia pagina Facebook ad iniziare a condividere quel mood quando mi sono resa conto che senza pagare una qualche inserzione nessuno mai si sarebbe accorto della sua esistenza e m’è presa una certa tristezza. Cercare di sopravvivere su Facebook con il solo spirito di condivisione è come partire per una guerra con in borsa soltanto un libro di poesie. T’ammazzano. Allora sono tornata qua. Ho iniziato a scrivere. ‘Che uno deve anche chiedersi per quale motivo fa le cose.
A me piace raccontare. Condividere. Conoscere le storie delle persone. Filtrare la realtà con l’immaginazione. Io sono fatta per stare sui blog. Per bisbigliare deliri, esultare per quella goccia di pioggia scesa giù dal finestrino prima di tutte le altre, per coccolarmi in un treno con le idee che, magari, poi diventano articoli.
Ne ho scritto uno riguardo Halloween e una delle sue tradizioni più antiche e affascinanti, quella di ricordare la leggenda di Jack O’ Lantern, intagliando zucche da illuminare al calar del sole, per il GuestPost di Ottobre su Principesse Colorate che vi invito a leggere.
Quest’anno la mia zucca non è ancora pronta ma più o meno avrà questo aspetto qui.

Paura, eh?
“esultare per quella goccia di pioggia scesa giù dal finestrino prima di tutte le altre” è davvero un’immagine bellissima! 🙂
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Grazie… 🙂
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secondo me la paura non è il contrario dell’amore, anzi, per me ne è figlia…
..anch’io credo tu sia nata per scrivere, o per stare nei blog, che interpretar si voglia…
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Grazie Erik… Cercherò di stare più tempo qui che altrove, mi stavo facendo prendere la mano da cose che mi interessano di meno a discapito di quelle importanti, come leggere voi 🙂
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…importante è che fai quello che ti sembra più giusto fare… in qualsiasi caso…
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Halloween è una ricorrenza che io non sento affatto.
Diverso il discorso sul “giorno dei morti” (che in realtà è oggi) che ti porta a meditare sul significato di tutto ciò che ci circonda.
Mi fa un po’ tristezza vedere tutta quella gente in cimitero: perché solo oggi? E durante tutto l’anno dove siete?
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Quello che dici vale anche per le rose regalate solo l’8 marzo e i cioccolatini a San Valentino 😀
Non so K, l’importante è fare le cose con il cuore e lasciarsi ispirare da una ricorrenza e non costringere…
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Hai ragione Bianca, io sono un po’ allergico alle ricorrenze.
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Ecco spiegato… 🙂
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Quest’anno per la ricorrenza di Halloween avrei voluto che un bimbo bussasse alla mia porta.
Avrei voluto fosse un bimbo figlio di quella terra dove è stato il terremoto a bussare. Avrei voluto riempirgli le tasche di dolcetti e stringerlo in un abbraccio forte ma così forte da impedirgli di tremare.
Un bacione ♥
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Condivido… 🙂 Un bacio a te e ben ritrovata!
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Che bello questo post, è pieno di sincerità!
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Non potevo sperare in un impressione migliore.. grazie 😄
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Non immagini come riesco a rivedermi in quello che hai scritto
Anche io credo di essere nata per tutto questo, per il semplice motivo che mi rende felice scrivere
Molto bello ‘il contrario dell’amore è la paura- non l’odio come tutti credono’ condivido e anche la storia di facebook… è troppo triste 🙈
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Condividere sensazioni e riflessioni è la parte migliore 🙂 Grazie!
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interessante il concetto che in contrapposizione all’amore ci sia la paura e non l’odio, tecnicamente è condivisibile, in ambiti sentimentali l’odio è una becera deriva dell’amore.
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Si infatti, l’odio secondo questo concetto sarebbe ‘amore messo sottosopra’, come se lo si guardasse a testa in giù
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Questo è un luogo migliore, rispetto a una pagina Facebook, non è una vetrina, è un divano di casa dove parlare e condividere o controbattere pacatamente le idee.
ml
(piaciuto)
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Esatto 🙂
Grazie..
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