Il Pur-Troppo che è valso un Voto

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In cuor mio ero abbastanza convinta che non sarebbe accaduto.

Cavolo, Trump era palesemente troppo. 

Questa mattina invece mi sono ritrovata a girare per la casa senza meta, con l’aria sconvolta tanto che mia madre mi ha chiesto più volte se mi sentissi bene e con l’attenzione rivolta alla tv che raccontava delle elezioni americane e ne sviscerava i chi, come, dove, quando e soprattutto perché. Avevo preso a cuore la questione per tutta una serie di motivi e nonostante i risultati non avranno delle conseguenze dirette su di me, ho provato come un senso di sconfitta.

Una delle descrizioni di Trump più azzeccata che mi è capitato di leggere è stata quella in cui veniva paragonato al classico zio che si ubriaca ai matrimoni e prende in mano il microfono per fare gli auguri agli sposi e inizia a sparare cazzate a raffica, finché qualcuno non lo rimette a sedere di nuovo. L’idea che un uomo corrispondente a questa immagine grottesca sia diventato il Presidente degli Stati Uniti mi fa venire i brividi.

Oggi ho cercato di capire due cose: primo, come è stato possibile che questo accadesse; secondo, perché ci sono rimasta tanto male.

Riguardo al primo punto ho provato a documentarmi e ho capito che Trump, un uomo senza competenze politiche, ma che conosce molto bene le regole dello show, ha semplicemente sfruttato alla perfezione gli algoritmi che sono alla base dei social network. Questi algoritmi non si basano sulla qualità o sull’utilità dei contenuti di ciò che viene pubblicato, ma fanno in modo da agevolare sempre e comunque la condivisione. Quindi: la sparo grossa e suscito curiosità? Non importa quanto sia maleducato, irrazionale, discutibile e fuori luogo quel che dico. E’ stato condiviso da molte persone, i social centuplicheranno la visibilità del mio articolo, verrà condiviso ancora di più e si parlerà di me. Avete notato quanto i toni di Trump si sono abbassati nel discorso pronunciato subito dopo aver saputo i risultati delle elezioni? A giochi fatti esagerare non serve più. L’esagerazione è servita per far emergere il disappunto e raccogliere consensi.

Il solo essere bravi nel cogliere il mood della maggior parte degli elettori è abbastanza per dire che quella persona è anche in grado di governare una nazione? 

Credo sia questo quel che più mi ha inquietata. Perché se è così, allora qui è un disastro e ne sono la dimostrazione i sondaggi sbagliati che si sono avuti sia in questa occasione, sia prima di Brexit. La gente dice una cosa ma in realtà ne pensa e ne fa un’altra. Perché rispondere SI alla domanda che ho posto prima, attraverso i fatti mentre si afferma il contrario, significa che siamo confusi. Il dire e il fare non collimano perché ci si vergogna all’idea che ciò sia possibile.

 Trovo che ricorrere agli spaventapasseri sia di una tristezza unica.

La svolta al tipo di politica è meglio che ci chiudiamo in casa in entrambe le situazioni è avvenuta perché qualcuno ha cavalcato l’onda di paura che un po’ sentiamo tutti e che nessuno, per vergogna, ammette.

Nel segreto di una cabina elettorale, però, in molti l’hanno fatto.

31 pensieri su “Il Pur-Troppo che è valso un Voto

  1. onestamente io non ho ancora recuperato la lucidità dal risveglio di stamattina, quindi non me la sento ancora di esprimermi in merito..di certo non me lo sarei mai aspettato… l’unica cosa che posso dire e riportare più come dato di fatto, è che lavorando in un azienda americana (che è guidata da un colosso giapponese) ho notato molto sconforto tra i cittadini americani che lavorano da noi, è questo ha catturato la mia attenzione portandola a pensare di non aver mai visto in noi italiani lo stesso tipo di reazione dopo nessun tipo di elezione…

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      • nel senso che notare come le persone accusino (gioia o dolore) rispetto un elezione politica mi fa pensare, in un ottica futura, in maniera positiva.
        Invece osservare come di fatto, al di la di conversazioni da bar sport, di fatto la reazione è di totale indifferenza mi preoccupa molto di più….

        ieri un collega mi ha fatto vedere un immagine dove venivano ritratte due fotografie: nella prima un gruppo di ragazzi che giocavano alla playstation e sopra la scritta “italiani quando si vota in italia” e nell’altra un gruppo di ragazzi tutti stretti vicini, vicini, davanti ad un televisore “italiani quando si vota in america”…. ecco, in questo senso… non so se ho reso…

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      • Effettivamente la percezione è diversa. Qui siamo già sfiduciati, ma per qualche strano motivo siamo affascinati da quello che accade all’estero. Sarà che dalla presidenza americana ne dipendono le sorti del mondo..

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      • ma infatti, in realtà ciò che mi rattrista non è tanto la nostra relazione con l’america o con la sua immagine in se (che ci stà perchè come hai detto tu, da loro dipende molto del pianeta) quanto piuttosto la nostra ormai resa pubblica…

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  2. Secondo me ha vinto perché la gente è stufa e lui diceva di voler mettere al primo posto i veri americani, un po’ come i 5 stelle in Italia. .. quello che io temo é che verremo coinvolti indirettamente anche noi…lui è un guerrafondaio

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    • E’ vero, ma ho letto pure che a Putin sta simpatico per cui potrebbero alleggerirsi i conflitti in Siria e di conseguenza l’esodo dalle zone di guerra…
      I veri americani sono anche i discendenti di tutti i popoli emigrati negli USA nei secoli per cui lascia il tempo che trova la sua battaglia contro l’immigrazione, i suoi hotel a Las Vegas funzionano grazie allo sfruttamento degli ispanici che lui vuole tagliar fuori dai confini. L’America è diventata grande anche grazie a tutti quelli che non sono nativi di quelle terre ed è stupido non riconoscerlo…

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  3. Io sono convinto di una cosa.
    Durante i sondaggi le persone che avrebbero votato per Trump hanno deliberatamente mentito dicendo che non lo avrebbero votato, per una sorta di ‘vergogna’ nel dover dire apertamente che avrebbero votato per lui.
    Un po’ come in Italia 30 anni fa: la Democrazia Cristiana aveva percentuali bulgare, ma erano in pochi a dire apertamente di averla votata.

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    • Si e pure come accadeva con Berlusconi, la maggior parte lo schifava e poi veniva sempre eletto. Se questa cosa è accaduta in maniera così palese in Gran Bretagna e negli USA, porca miseria.. E’ un disastro. C’è una fortissima ipocrisia in giro, i mezzi di comunicazione sono troppo occupati a sfruttare gli algoritmi dei social per scalare in verticale la piramide della visibilità invece di guardare in modo trasversale, andare nel profondo e capire davvero cosa pensa la gente… Davvero, è una tristezza.

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      • Il comportamento umano è difficile da analizzare in forma quantitativa. Basta che una persona su 20 dica il falso ad una intervista (intenzione di voto o exit poll) e la struttura dell’indagine crolla miseramente.
        Qui però si va oltre: un candidato ovviamente scomodo, e la paura dell’elettore di venire ‘etichettato’ come razzista, misogino o quant’altro.

        Ma poi, passando all’aspetto più ‘politico’, si passa attraverso gli errori di Hillary (certo, facile da analizzare con il seeno di poi) che hanno facilitato l’ascesa di Trump.

        C’è da sperare che i toni, ma ancor di più i contenuti espressi da Trump verranno banditi in nome di una nuova responsbilità: una cosa è fare propaganda, un’altra (e ben diversa) è governare.

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      • Infatti, l’unica speranza è questa. Ho letto pure che lui è un imprenditore abituato a trattare ogni questione come un affare e della politica, del compromesso, dell’ascoltare istanze e trovare accordi diplomatici con l’opposizione delle controparti non è affatto capace.. Vedremo!

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      • Ho letto, ma non sono del tutto convinto riguardo i contenuti dell’articolo.
        Si cerca sempre di far rientrare i comportamenti umani all’interno di un criterio di classificazione numerico (tramite algoritmi più o meno complessi), quando le sfaccettature legate a situazioni come queste sono talmente tante da far livitare di molto il margine di errore.
        Quindi (mia opinione): bene voler classificare, ma non come base di calcolo ma solo come dato generico a sé stante.
        Non ci si può basare sui tweet (esempio) per valutare quella che loro chiamano ‘bolla’. Se (come sembra sia vero) il sostenitore medio di Trump è di bassa cultura, è altrettanto facile che non vada poi in internet a metter like, foto, a commentare o a seguire tweet. Il contadino del Kentucky vota e basta, fregandosene del mondo. E nessun algoritmo lo considererà mai.

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  4. Ora esprimo la mia idea:detto francamente anche io speravo che Trump non avesse la meglio su queste elezioni, un pò perché non mi ė simpaticissimo e un pò perché non sono d’accordo su alcune questioni che ha tirato fuori (es. la costruzione di muri). Speravo veramente che per una volta vincesse una donna, non per “solidarietà femminile ” ma si sa che le donne hanno quella diplomazia che spesso manca agli uomini. Infatti non riesco a capire come ha fatto a vincere un uomo che fino al giorno prima era in svantaggio! A meno che… la vittoria non sia stata “comprata”. Sappiamo tutti che Trump ė un imprenditore di grande influenza ed ha molti amici nel mondo del business. Forse queste amicizie gli sono state utili, la gente di potere vince su tutti purtroppo.

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    • Chissà… Certamente la sua posizione in qualche modo l’ha aiutato. Lui ha vinto anche perché i cittadini americani più colpiti dalla crisi sono stati abbandonati da Clinton e dalla sua politica, così Trump ha solo dovuto raccogliere il loro malcontento e via. Votare per uno spaventapasseri però da’ soddisfazione al momento, ma poi ai fatti cosa sa fare oltre che sventolare banconote?? Pur di non mettersi in mano ai politici che ci hanno delusi si finisce dalla padella alla brace. Poveri noi..

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      • Mah, comunque sono rimasta delusa dal fatto che per tutta la campagna elettorale ha insultato la Clinton in modo vergognoso, alla fine ė sempre una donna e come tale merita rispetto, poi ho letto su alcuni siti che la vuole al suo fianco…
        Allora, fai pace col cervello! Spero proprio che la Clinton rifiuti.

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      • Ha seguito le regole dello show…
        La Clinton seguirà quelle della politica e dovrà cercare di collaborare e anche fronteggiare, fare il suo gioco affinché ne vengano fuori decisioni il più sagge possibili. O almeno questo ricordo che sia la politica XD

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  5. Semplicemente, per una volta abbiamo dato noi le piste all’America In pre-Trump è stato il nostro Berlusconi.
    Quando le cose nn ‘girano’ si guarda al cambiamento che poi è anche la parola d’ordine del referendum sulla costituzione del 4 dicembre.
    E del resto l’America votò Obama perchè spudoratamente sessista e tra un nero e una donna ha scelto il maschio.
    La Clinton del resto è stata una cattiva scelta per molte ragioni e via via si è indebolita.

    Purtroppo c’è da avere molta paura a guardare le prime scelte di Trump.

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