Si cambia! Proprio così, Di Punto in Bianca.

21020-la-gestione-del-cambiamento

L’altra sera stavo guardando l’ultima puntata di Sex and the City.

Lo so, è andata in onda quasi tredici anni fa, ma ho deciso di seguire la serie soltanto in questi ultimi mesi. Non voglio rivelare dettagli nel caso qualcuno di voi stia messo peggio di me e ancora non l’ha vista, dico solo che ad un certo punto sono finita in lacrime. Anzi, no. Lacrimoni. Piangevo come una disperata. Ho dovuto mandare un po’ indietro la puntata perché alcune battute nel frattempo me le ero perse.

Provavo una sensazione strana, quella che quasi sempre ti lasciano le serie tv alle quali finisci per affezionarti. Un misto di felicità e gratitudine per tutto ciò che ti hanno dato, ma anche di vuoto e tristezza perché ormai la storia è finita. Poi, ecco, c’è anche una punta di sollievo in quanto finalmente sei libera di fare altro.

La sensazione era strana e fortissima. Aveva però un non so che di equilibrato, il che la rendeva molto simile ad una consapevolezza. Le consapevolezze fanno sia bene che male insieme. Ti scuotono, ma ti insegnano qualcosa. Nel caso in questione, capisci che magari nella tua vita quello che credevi fosse Big in realtà è un Aleksandr Petrovsky, o comunque, vabbé, in ogni caso, che l’amore non c’è.

Mi sentivo bene e male insieme. Più di tutto però mi sentivo diversa. Alcune cose diventavano chiare, altre avevano bisogno di ancora un po’ di tempo per schiarirsi del tutto. Ad esempio, mi sono resa conto che ho commesso degli errori anche se in quei momenti non avrei potuto fare diversamente. So che adesso affronterei le stesse situazioni in un altro modo anche se ancora non so bene come.

Il fatto è che non possiamo stare in più punti di vista diversi nello stesso momento. La realtà si determina nel momento in cui ci si ferma ad osservarla. Per cui dipende da noi, da come stiamo, dallo stato in cui si trova la nostra mente e il nostro cuore. Dagli occhi che usiamo per guardarla. Così alla fine ci mettiamo in un punto di vista e ci schiodiamo da là soltanto quando perdiamo tutti i riferimenti e ci guardiamo intorno confusi, non riconosciamo più i palazzi, i negozi, ma anche i volti delle persone e il suono delle loro voci. Persi in una specie di stato confusionale cerchiamo la pace in altri riferimenti, altri volti, altri suoni. Ecco. Ci troviamo così in un punto di vista diverso dal precedente. Non è detto che all’improvviso dobbiamo per forza rinnegare quel che è stato, dimenticare, chiudere con il passato. Si tratta solo di un cambio di prospettiva. Spegniamo una luce e ne accendiamo un’altra, mentre gli occhi si abituano alle nuove immagini che questa ispira.

Un momento del genere mi è capitato alla terza o quarta volta che qualcuno mi ha chiesto come si chiamasse il mio blog. Orrore. Quasi nessuno mi capiva e mi chiedeva di ripetere. Quando sette anni fa ho scelto My Best Damn Things non ho pensato che in effetti era abbastanza impronunciabile, o almeno, che pur pronunciandolo bene non era detto che la gente potesse capirmi al volo. Certo, il nome deve piacere a me, però la questione del ripetere per poi finire in un vabbé-ti-mando-il-link stava iniziando a stufarmi. Per quanto fossi affezionata a My Best Damn Things, ho sentito fosse necessario cambiare.

Ho riempito due pagine di quaderno di titoli. Uno peggio dell’altro. Stavo per dichiararmi sconfitta quando Di punto in Bianca il volto mi si è illuminato.

Ha molti significati per me.

E’ orecchiabile.

Se mai dovessi ripeterlo più volte alla stessa persona vorrebbe dire solo che è lei che non ci sente.

Ecco, adesso mi emoziono di nuovo. Penso che lascerò il vecchio nome sulla sidebar tipo targa memoriale. Però dai, ci voleva.

Di Punto in Bianca è il nuovo nome del mio blog.

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35 pensieri su “Si cambia! Proprio così, Di Punto in Bianca.

  1. Mi piace moltissimo questa scelta! Ah e sono solidale con le tue sensazioni post telefilm… Anche io ho rivisto Sex And the city molti anni dopo la sua uscita, mi sono guardata tutte le serie al pc. Ogni tanto quando ho bisogno di rassicurazioni mi riguardo qualche vecchia serie…

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  2. chissà, magari qualcuno penserà a un’auto, qualcun altro andrà col pensiero in banca, ma il titolo è semplice, preciso e accattivante, mi piace.
    e faccio uno considerazione a margine: trovo salutare questo passaggio da un’intestazione altisonante e vagamente misteriosa ad una più autentica e in prima persona, come avessi cambiato abbigliamento rinunciando ad abiti sofisticati per capi più semplici, portati con naturalezza.
    un sorriso
    ml

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  3. Fortissimo il nuovo nome!! 😁
    Sex and the city è una delle mie serie preferite, l’ho seguita anni fa e da quando è finita non perdo occasione per rivederla. C’è così tanta vita in quelle puntate, ogni episodio mi lascia ancora qualcosa di cui ridere o riflettere. Riguardarla mi fa stare bene, mi sento a casa, capita e coccolata.
    Sai i cambiamenti mi spaventano sempre Però delle volte sono necessari, indispensabili e fanno sentire meglio. Spero che sia così per questo nuovo nome. 😘

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    • Grazie!
      Sex and the City si può dire sia… didattica ahaha In più è quasi storica, si parla dell’impatto nelle relazioni dei telefoni cellulari e di internet e nonostante ciò è anche attualissima, perché certe dinamiche sono sempre le stesse…

      "Mi piace"

  4. Benvenuto a questa nuova era del tuo blog….. il titolo mi piace molto!!!

    però non posso non dirti che su un concetto che hai espresso, non mi trovi in accordo… 😛

    “Il fatto è che non possiamo stare in più punti di vista diversi nello stesso momento”
    io credo che non sia vero… posso sostenerti se dici che non vogliamo ma che non possiamo faccio molta fatica…

    invece secondo me a volte dovremmo proprio fare lo sforzo di metterci in più punti di vista nello stesso momento, farlo (sempre che sia realmente possibile) ci costringe a rivedere il concetto di tempo, e di conseguenza il concetto di come esso interviene nella nostra vita, e di come noi ci relazioniamo unicamente in base alla nostra traduzione del suo esistere. Di fatto il tempo è un invenzione umana..

    Si dice spesso che di deve prendere una posizione, che si devono trovare i punti fermi, tutta la nostra vita si basa su decisioni e punti fermi, che però spesso a posteriori si dimostrano semplicemente concetti immateriali… anche se non lo ammettiamo quasi mai…

    welcome “di punto in Bianca”

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    • Si hai ragione, a mente fredda e con i tempi necessari di riflessione è possibile ciò che dici tu.. Però molto spesso in una situazione di emergenza, in un contesto che tira fuori da te una reazione spontanea ed immediata è molto molto difficile farlo. E’ per questo che dico che certe cose le viviamo all’interno di un solo punto di vista e basta. Poi dopo, quando ci si può fermare a pensare allora si può scegliere di reagire diversamente. Non dico che con la giusta dose di esercizio e saggezza non si possa riuscire a farlo prima…
      Grazie Erik, l’aria nuova fa sempre molto bene 😀

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      • in termini temporali tutto ciò che hai scritto non fa una piega.. in effetti.. fortunatamente la maggior parte delle volte tutto ciò che ci sembra si debba decidere in un secondo è solo una nostra attitudine di pensiero..

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