La foto non pubblicata

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foto personale

Qualche giorno fa sono rientrata dalle mie vacanze settembrine, rilassata e anche un po’ infreddolita visto che se da un lato a Settembre è possibile abbronzarsi senza rischiare troppo di prendere scottature, dall’altro c’è che le giornate, dopo il tramonto, diventano più fresche e ventilate. In più al ritorno a casa mi sono goduta finalmente un po’ di pioggia, che spesso mi rilassa anche di più.

Insieme a cinque conchiglie e una pigna, ho portato con me dalla vacanza anche un sacco di foto. Tante. Alcune le ho pubblicate qua e là. Poi mi sono persa a riflettere. Guardandole tutte sullo smartphone, mi sono chiesta che senso ha mostrarle e qual è invece il significato di tenerne alcune lì, al sicuro nella galleria.

Di certo nel mostrare si prova il piacere di condividere.

E nel non farlo invece?

Effettivamente possiamo mica condividere proprio tutte tutte le foto. Rischiamo di annoiare, ma anche di far perdere bellezza a quelle che invece davvero meritano di essere mostrate.

In più, pensavo, alcune bisogna proprio tenersele per sé. Non perché siano meno belle. Non è detto che ci riprendano in momenti troppo intimi o che siano compromettenti. E’ che semplicemente nelle foto non pubblicate si conserva una specie di magia. Un’energia segreta che poi va ad abitare in qualche angolo nascosto dentro di noi.

A quell’angolo ho pensato spesso durante quei giorni. Con una certa tristezza.

Credo di averlo trascurato. Non l’ho protetto abbastanza, non me ne sono curata. Forse semplicemente non ne avevo bisogno eppure, però, mi sono accorta che dentro c’erano finiti troppi occhi e parole che non erano le mie. Di mio c’era rimasto ben poco.

Mi sono fermata a pensare a cosa ci si dovrebbe mettere lì dentro.

Le foto da non mostrare a nessuno. Okay. E poi?

I sentimenti. Quelli che non si possono spiegare.

I ricordi. Quelli che non si possono raccontare.

Le paure. Quelle a cui non possiamo rinunciare, perché sono un po’ anche le nostre sfide personali.

L’amore. Forse questo rientrava già nei sentimenti, però credo meriti un senso più ampio. Amore come energia, come rete di fili intrecciati che sorregge tutta la realtà così come noi la percepiamo e viviamo.

In quell’angolo ci va ogni senso più profondo, sincero e intimo che noi diamo alle persone che conosciamo, alle nostre esperienze, a quel che immaginiamo per il nostro futuro e ad ogni passo che facciamo in qualsiasi direzione e per qualsiasi motivo.

Quell’angolo non va mostrato. Non va barattato con nessun altro senso di sicurezza proveniente da chissà chi o dove. Deve essere tenuto al di fuori del commercio delle parole e dello scambio dei pensieri.

E’ come quella foto che non pubblichi perché è solo tua.

Di nessun’altro.

A proposito di foto, ho deciso di aprire un profilo Flickr nel quale pubblicare quelle che voglio conservare come se fossero dei racconti fatti di immagini e non di parole. Chi vuole può venire a curiosare cliccando sul link 🙂 

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foto personale

 

38 pensieri su “La foto non pubblicata

  1. ho letto il post ma di botto non posso trattenermi dal commentare la foto finale… sono innamorato della foto e del soggetto di quell’immagine… dioooo che meravigliaaa!!!!!
    poi per commentare con calma il post ripasso che son di corsa 🙂

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  2. Da quando ho una macchina fotografica “seria” anch’io faccio parecchi scatti, ma raramente li metto nel web (FB, blog, Flickr), però talvolta giudico gli scatti molto belli (sono molto generoso nel valutare me stesso) e meritevoli di una pubblicazione ‘social’.

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  3. Con le foto lo faccio spesso, ne tengo la maggior parte per me,diventano pezzi da collezione privata 🙂
    Nel tempo ho iniziato a farlo anche non le parole: non pubblico post su tutto ciò che mi accade, alcuni avvenimenti si presterebbero benissimo a articoli più o meno impegnati ma scriverli implicherebbe spezzare il legame con l’evento, smaterializzare la magia per cui, per quanto io ami scrivere per fissare i momenti,beh alcune cose non le metto neto su bianco; nel raccontarmi agli altri faccio lo stesso: alcune cose rimangono con me e basta, in un angolo solo mio. Ed è fondamentale quella parte di noi, ognuno dovrebbe riempirlo con ciò che serve.

    Bel pensiero il tuo ed anche le tue foto 😉

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    • Hai detto una cosa sacrosanta. Nel tuo commento c’è la chiave del mio post. Pubblicare, raccontare fa si che ci separiamo dall’evento. È proprio questo il punto! Per tenerlo, conservarlo intimamente qualcosa va non detto, non mostrato 🙂
      Grazie

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  4. io penso che se non ci fosse quell’angolo alla nostra vita mancherebbe qualcosa, ci siano dentro foto, pensieri, testi, disegni o solo forme e sostanza.

    Mi piace molto l’ideologia di preservare la magia contenuta nelle foto custodendole solo per te… in generale mi piace chi sceglie di proteggere parte della propria vita perchè distingue il valore delle cose, spesso delle piccole cose, che però nascondono enorme importanza. io credo sia giusto farlo, forse perchè lo faccio anch’io… o forse no… però sento questa sensazione… è un pò come riconoscergli il valore che hanno

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  5. L’angolo…Io ne ho uno dove ci metto le mie preoccupazioni e tutto quello che non dico. Perché alle volte è difficile confidarsi con chi ci sta vicino: o non se ne trova il tempo, o si prova vergogna! Che dire, le foto di mare le amo particolarmente e nonostante vada sempre negli stessi posti adoro la luce che assume l’acqua al mattino ed alla sera… 🙂

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