E Poi?

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Questa mattina mi sono svegliata in un Paese che non conosco e che non mi rappresenta.

Non tanto per il premier, chiunque sarà perché ricordiamo che nessuno ha davvero vinto, ma per le persone che mi circondano. La maggior parte infatti si è divisa tra Lega e Movimento.

Mi sono chiesta chi ho intorno. Cosa pensa. In cosa crede. Come è possibile sia accaduta una cosa del genere.

Il voto di protesta è un contentino. Ti fa stare bene lì per lì, nel momento in cui metti quella croce su quel simbolo, ma poi?

POI.

Siamo già derisi da mezzo mondo.

L’euro già ne ha risentito in borsa.

Abbiamo una poltrona contesa da un buffone e un ignorante.

Complimenti, eh. Bravi. Vi siete chiesti “e poi?”

E POI?

Dovete vedere con i vostri occhi com’è che non cambierà assolutamente niente, se non in peggio? Avete bisogno di toccare con mano la freddezza delle promesse precipitate al suolo dopo essersi scontrate con la realtà che i signori che avete votato DOVRANNO per forza scendere a compromessi, essere un po’ meno estremisti, più concilianti perché è facile aprire un blog e dipingere il mondo come lo vorremmo (lo faccio perfino io!) mentre la realtà è completamente diversa?

E poi, sono certa, questi signori diventeranno la brutta copia di quelli che avete avuto modo di ascoltare e leggere durante la campagna elettorale. Perché tutto ciò che volevano era colpire la vostra pancia per far sì che come reazione voi sceglieste il loro simbolo nella cabina elettorale.

Tutto qui.

Questo è il voto di protesta.

Eppure avete visto le figure di merda che sta facendo Trump. AVETE SENTITO GLI AMERICANI PENTIRSI DI AVERLO VOTATO.

Ma non è stato abbastanza.

Io ho addosso quella stessa sensazione deprimente che provai quando seppi dei risultati delle elezioni USA. Anzi, non la stessa. E’ pure peggio.

33 pensieri su “E Poi?

  1. Io ero già preparato per cui questa volta non sono rimasto sorpreso. E’ un paese al 90% di destra, diviso in varie correnti di potere le cui forze politiche cavalcano ora questa ora quella cosa ma senza altra visione del mondo se non quella appunto di destra, egoista, narcisista, del vinca il più forte o il più furbo, del meglio oggi questo che al domani ci penso domani o ci pensa qualcun altro. In tutto questo manca una visione contrapposta di sinistra che non sia la solita vecchia sinistra caricaturale e proiettata ad un utopia del passato senza futuro. Manca e manca maledettamente in tutto il mondo una vera alternativa di sinistra progettuale, che faccia sognare, che ci renda migliori, solidali e uniti. Non c’è e questo l’ho detto in tanti post nel passato e mi sono anche stancato di ripeterlo. Ed allora che dire? Quando non c’è un argine al potere questo si espande a dismisura. Così è e così sarà e nel frattempo gli stupidi che credono in chissà quale miracolo faranno leggi stupide che puntualmente saranno bocciate perchè incostituzionali. Passerà altro tempo senza che si faccia nulla di veramente concreto ed utile per il paese e questa sarà la cosa peggiore perchè in quel vuoto si insinueranno altri poteri che finiranno per toglierci altri diritti. E niente…capisco l’amarezza…hanno scommesso sulla rovina di questo paese ed ora hanno tutti vinto…un giorno capiranno che abbiamo tutti perso.

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    • Esattamente demonio.
      Non è una vittoria questa. Specie che questi signori hanno votato No ad un referendum che avrebbe portato invece una riforma del sistema elettorale che avrebbe permesso ad uno di loro di avere la maggioranza e poter fare il governo.
      Ma vorrei sapere che ridono, che festeggiano.. c’è da piangere!! Dato i che 5s sostengono di essere tanto integri e onesti dovrebbero invece rammaricarsi di non poter fare un governo da soli.
      Spero che la sinistra capisca che c’è da rimodernarsi, che ce n’è proprio un bisogno sociale.

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      • Più che rimodernarsi deve proprio nascere perchè al momento non esiste proprio! Gli m5s…che dire…populismo a gogo…fanno leva sulla pancia della gente tipo con la storia dei rimborsi …peccato che la gente non capisca che quelle sono briciole infinitesimali e mentre loro mettevano in scena sta cialtronata l’italia da un lato continuava a chiudere ospedali e reparti e dall’altra comprava una nuova portaerei, due nuovi sommergibili d’attacco, 20 droni e svariati altri gadget da guerra…così…tanto per dire…che io posso capire tutto…bermi tutte le fandonie…ma mo…voglio capire pure che vuoi fare la guerra all’isis(che in Italia ha fatto 0 attentati…) ma coi sommergibili la devi fare sta guerra? Avranno comprato sommergibili che vanno pure nel deserto…

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      • Appunto, il voto di protesta è uno sfogo, tutto qui. Come dare un pugno nel muro. Lì per lì ti fa stare bene, poi appena l’adrenalina scende ti rendi conto che la mano sanguina. Nè Salvini né Di Maio hanno una laurea. Si sono svegliati una mattina e hanno pensato che per dare un senso alla loro vita avrebbero usato l’unica cosa che hanno di buono, la parlantina. Quindi la politica. Il sogno di milioni di persone, far soldi e carriera senza studiare.

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      • Sono parzialmente d’accordo con te o meglio lo sono sull’analisi ma non lo sono la dove si dice che il voto a Lega o M5S sia un voto di protesta. Forse lo è in parte ma credo lo sia in una piccola percentuale. No, credo che la maggioranza di chi ha votato quei due partiti lo abbia fatto per scelta consapevole perchè incarnano ciò che essi stessi sono: intolleranti, razzisti, quaquaraqua, ignoranti (analfabeti funzionali), subdoli ed egoisti. Hanno trovato due offerte politiche che combaciavano con i loro desideri e le hanno premiate.
        Detto ciò ti svelo il mio dramma anche se lo avevo già scritto in un post molto tempo prima che si votasse: l’offerta politica attuale per me era insoddisfacente…non c’era un solo partito…neanche mezzo che avesse con me non dico il 70% delle affinità…il 60%…figuriamoci…nemmeno il 50…no…altro che turarsi il naso….non ce n’era uno che avesse nemmeno il 5%! Quindi ho votato scheda nulla. Per protesta? No, semplicemente perchè davvero non ce n’era uno valido. Io se vado a comprare una maglia la cerco come dico io…ma se non la trovo…non compro nulla e aspetto! Per farti solo un esempio, su alcuni temi fondamentali come sanità, scuola, assetto dello stato, nazionalizzazioni di settori strategici, spese militari, ricerca scientifica, piano energetico, investimenti tecnologici, trasporti ecc ecc nessuno di quei partiti aveva non dico un programma….ma nemmeno un accenno! Il nulla assoluto eppure sono temi che ci toccano tutti direttamente. Nulla. Quindi…niente…la maglia la comprerò la prossima volta…se la trovo!

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      • Ti capisco.. io però un voto l’ho dato perché volevo comunque che in qualche modo i risultati dipendessero anche da me.
        Anche io penso che molte persone in fondo hanno trovato i propri idoli, politici che non hanno mai lavorato e mai studiato che però sono diventati ricchi e famosi tramite i social e la loro parlantina. Purtroppo demonio ci sono stati anche tanti che hanno pensato “proviamo”. Intanto i voti nelle città già governate dai 5s sono calati.. Segno che tanto fantastici, ai fatti, non sono! Haahha e riderò quando questo succederà a livello nazionale.

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      • Credo che la situazione proprio perfetta demonio, sia irraggiungibile, ma semplicemente perché sarebbe diversa per ognuno di noi. Si può sperare nel fare meno compromessi possibile. Al momento mi urta perfino sentir parlare queste persone che hanno preso così tanti voti!

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      • Il problema a mio avviso sta nel fatto che la gente non si rende conto che guardare al bene comune porta vantaggi a tutti mentre guardare al personale interesse solo in apparenza porta vantaggi al singolo a meno che esso, non sia estremamente ricco. Un esempio è la demagogia delle tasse che in tanti non vorrebbero pagare e che, la politica populista ha cavalcato. Ok…facciamo che da domani ognuno di noi paga zero tasse…bene…poi i lorsignori mi spiegano rispetto a chi è ricco loro che non lo sono fanno. Se la pagano da soli la scuola?E le cure? E il resto? Ovvio…tante cose se le scorderebbero. Ecco, se solo un cittadino medio riflettesse su ciò il problema non sarebbe quello di non pagare le tasse ma di fare in modo che una volta pagate vengano spese seguendo delle priorità collettive di maggior interesse. A questo punto va da se che tra tenere un ospedale aperto o comprare un sommergibile da guerra la scelta collettiva di maggior interesse dovrebbe essere la prima! Ed invece succede che della prima scelta tutti se ne fottono, la seconda che fa gli interessi di pochi diventa una scelta necessaria e alle prossime elezioni stiamo punto e da capo a parlare delle solite cazzate inutili che non risolvono nulla. Non è questione di situazione perfetta quanto semplicemente di usare quei neuroni atrofizzati che galleggiano nella gelatina di molti. I molti che ovviamente quando questi problemi toccheranno loro direttamente inizieranno a sbraitare e sarà colpa ovviamente dello straniero…

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  2. io mi sento apatico nei confronti della politica da qualche tempo, mi guardo in giro, leggo i commenti ma non riesco a togliermi dalla mente che sia tutto inutile… in questi giorni sembra sia un problema italiano, ma in realtà è un problema globale… i politici sono per lo più figure in mano ai poteri della finanza… l’ideologia, il pensiero politico non può permettersi di avere radici nelle quali non venga considerato l’aspetto finanziario dell’ideologia, del principio e della sua applicazione. Ma la politica nasce figlia di se stessa, figlia di una visione, di un pensiero politico prima che economico…. oggi è orfana, non può sostenersi senza la magica famiglia finanziaria. Ecco che i suoi esponenti diventano adottati… ecco che ciò che muoveva il voto di un popolo, la condivisione di una visione oggi è più statico di un dipinto… non riesco a togliermi questo pensiero, non riesco a combattere questa apatia nei confronti del senso della politica al giorno d’oggi..

    l’unica speranza che nutro è sul potere dell’essere cittadino, non nei confronti della politica ma in quelli delle persone che incrociamo… vedo un solo motore che è quello del pensiero, dell’atteggiamento… quello è l’unico che potrebbe veramente cambiare le cose, indistintamente da chi la gestisce la politica… perchè prima dell’applicazione delle leggi viene l’atteggiamento di un popolo… e l’atteggiamento può essere regolato ma è sempre una scelta… una scelta del singolo…

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    • Infatti Erik ciò che la gente non ha capito è che questi bei signori a cui hanno dato i propri voti non solo sono degli ignoranti che nella vita non hanno fatto nulla, hanno solo saputo usare bene i social media, ma NON hanno radici nel popolo come vogliono far credere. Dietro ci sono altri forti investitori. Soldi. Criticano i vecchi partiti in mano alle banche, beh, loro sono in mano ad altri grossi finanziatori. Il populismo è stato solo un pretesto per ingannare le persone e portare dalla propria parte, ma poi non sono tanto diversi da tutti gli altri.

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  3. sicuramente è peggio perchè questa volta riguarda direttamente la nostra pelle e non la capigliatura estrosa di un miliardario americano, presidente per caso.
    condivido le tue considerazioni sui vincitori (c’è da augurarsi che non realizzino le promesse elettorali perchè andremmo in bancarotta tutti quanti), ma io in questi giorni di smarrimento mi soffermo più sui vinti e sullo sbiadire di un colore che non è solo un colore, il rosso, a cui forse non abbiamo creduto abbastanza.
    ml

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    • Da quel lato lì la politica deve ricostruire tutto. Ci sono solo macerie, anche se i dati parlano, il pil è aumentato e la disoccupazione diminuita. Poi certo altri problemi sempre ci sono, ma se non siamo finiti come la Grecia il PD un merito lo avrà. Gli italiani però sono facilmente aggirabili con sentimentalismi e questi volponi ci hanno messo poco a commuovere tutti.

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  4. Io penso che definirlo voto di protesta é solo un modo per sminuirlo e per deresponsabilizzare la classe politica che ci ha governato fino ad oggi e che invece di fare riforme serie (sburocratizzare, riforma giustizia, fiscale etc ) ha pensato a poltrone e pensioni.. È un voto che chiede riforme per uscire da una crisi che ci attanaglia e non un voto di protesta.

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    • Polibio sono stanca di sentire sempre le stesse cose… Non sto a ripetere che nonostante la crisi che ci ha travolti non abbiamo fatto la fine della Grecia, che purtroppo è il mondo che va in un certo modo e bisogna fare il meglio con quel che si può, che questi politici hanno puntato a commuovere la gente con proposte impossibili da realizzare e forse più dannose al grido di ‘ora tocca a noi’. Giusto perché un giro sulla giostra non si nega a nessuno. È stato un voto di protesta. Non si può negare. E ne pagheremo le conseguenze, come quando si dà un pugno nel muro per sfogarsi.

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      • Non potevamo fare la fine della Grecia, siamo o eravamo la settima potenza mondiale… Io noto attorno a me degrado e povertà diffusi, giovani che non studiano né lavorano, precarietà, lavoro nero diffuso con un vivere alla giornata costante (me compreso) emigrazione in altri stati europei come Germania Francia Inghilterra etc imprese, botteghe storiche ed attività commerciali che chiudono.. però se tu pensi che poteva andar ancora peggio allora hai ragione…

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