Gli uomini confusi ti fanno impazzire. Un giorno è sì, un altro è no, quello dopo è forse. Poi per il tuo bene ti allontanano. Gli uomini rassicuranti ti abbracciano. Senza dubbi. Poi per il tuo bene ti feriscono.

Gli uomini confusi ti fanno impazzire. Un giorno è sì, un altro è no, quello dopo è forse. Poi per il tuo bene ti allontanano. Gli uomini rassicuranti ti abbracciano. Senza dubbi. Poi per il tuo bene ti feriscono.
Chiudo gli occhi. Cerco di captare una scintilla, un pensiero, una sensazione. Qualcosa di vagamente piacevole che mi sostenga giusto il tempo che la fiducia torni a farmi vivere. Non arriva nulla. Mi interesso al mio respiro. Mi concentro sull’aria, immagino il punto più profondo da cui nonostante tutto riesce sempre a risalire. Apro gli occhi.
Proprio da lì, da quel punto, nasce la volontà.
Vorrei soffiare via la nebbia dalle mie risposte e dalla tua pelle e dalle mie mani che si allungano ma toccano ansie informi, oggi, invece che te.
Piange l’intenzione, non sa cercare. Si chiude in se stessa, riavvolgendosi il tempo addosso.
Sarei voluta restare ad un battito di ciglia dai tuoi occhi, per osservarci il mondo ancora un altro po’.
L’innocenza è una colpa che il mondo lava via ad ogni tentativo di sopravvivere a se stesso.
Pensò che fosse meraviglioso.
Si accorse, stupito, che di quel momento più dei propri ricordava alla perfezione i battiti di un altro cuore.