
Foto personale 8 agosto 2015
Quel che volevo farti capire ho provato mille e mille volte a scriverlo e a dirlo a parole e a silenzi, com’era più opportuno.
Quel che volevo farti capire non l’hai capito perché non mi hai mai ascoltata davvero.
Quel che volevo farti capire era che per una buona volta avresti dovuto aprire le orecchie e chiudere la mente, cosicché le parole prendessero la strada giusta, finalmente.
Quel che volevo farti capire era che non avevo bisogno di nulla se non di te, così com’eri.
Quel che volevo farti capire era che non avrei mai tollerato mi trattassi così. Per paura di rovinare tutto alla fine tutto si è rovinato, ecco.
Quel che volevo farti capire è che non c’era alcun fottutissimo bisogno di tirar fuori tutte quelle spine e pungermi, per costringermi ad allontanarmi.
Quel che volevo farti capire è che non ti avrei mai odiato soltanto perché tu me l’avevi chiesto.
Quel che volevo farti capire era che, dove meno te l’aspetti, poi nasce un fiore.
Quel che volevo farti capire era che non c’è niente, niente al mondo di più bello e che somiglia all’amore e alla fiducia e all’amicizia e all’esserci l’un per l’altra, alla meraviglia del trovarsi e del tenersi nelle reciproche vite, niente di più vero, reale, autentico e che io andrò sempre e comunque alla ricerca di quel fiore, non importa quanto impegno tu ci abbia messo per cacciarmi via da te. Questa sono io: ma tu non hai voluto capirlo.