Mythological Book Tag

SognidiRnR ha pensato a me per questo nuovo gioco partito dal blog On Rainy Days che mi è piaciuto subito perché non c’è il solito elenco di regole e trasmette un’atmosfera diversa dagli altri per cui la ringrazio e … ci provo! Mi scuso se alcuni titoli li ho già citati in altri book tag, in fondo se sono rimasti nel cuore un motivo ci sarà 🙂

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Richard Bach con il suo biplano Puff.

Zeus: un autore del quale avete tutti i libri.

Ecco, appunto. Non posso che ri-ri-ri-citare Richard Bach. Non ho tutti i suoi libri, ma ad occhio e croce è l’autore di cui ne ho di più. Ho appena trovato finalmente la nuova edizione de Il gabbiano Jonathan Livingston con il famoso quarto capitolo aggiuntivo… Non vedo l’ora di leggerlo.

Era: il personaggio più vendicativo

Mi viene in mente l’assassino de 10 Piccoli indiani di Agatha Christie, vendicativo al punto da uccidere persone che in un modo o nell’altro erano riuscite a non regolare i propri conti con la giustizia. Una brutta persona si, ma anche un genio figlio del genio della scrittrice riuscita a scrivere un romanzo del genere.

Ade: il vostro personaggio preferito che l’autore ha mandato all’altro mondo

Albus Silente, il preside della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts che viene ucciso nel sesto capitolo della saga di Harry Potter. Si scopre poi che in realtà sarebbe morto lo stesso a causa di una malattia/maledizione, ma credo che, non solo per me, il mondo si sia fermato per un po’ dopo aver letto quelle pagine.

Efesto: il romanzo distopico che più vi ha appassionato

Grande, grande pecca, ne manca uno del genere nella mia libreria. Ho letto solo dei racconti o brani tratti dai libri.

Dioniso: un libro che vi ha fatto divertire

Mi ha divertita tantissimo Un ex è per sempre della disegnatrice Silvia Ziche. Ne parlai appena lo acquistai qualche post fa. L’ho letto e davvero mi è piaciuta molto l’ironia con cui Silvia affronta il tema ‘ex’ esasperando alcuni dei modi di dire e fare che caratterizzano un po’ tutte le donne nel momento in cui vengono mollate dall’uomo perfetto e fantastico di turno. Fa riflettere su quanto alle volte ci si strugge inutilmente in un finale che resta nella mente e spinge a risollevarsi e a guardare al futuro con più fiducia di prima.

Eros: la coppia più passionale

Dunque, in altri giochi sui libri ho già indicato delle coppie affiatate e coinvolgenti dei pochissimi libri d’amore che ho letto, quindi questa volta parlo di Anastasia e Christian della serie 50 Sfumature. Lo so, lo so, non fate quelle facce. Condivido la vostra perplessità ma vorrei spezzare una piccola, minuscola lancia a loro favore perché dopo aver visto il film di 50 Sfumature di grigio alla tv mi è preso un moto di solidarietà per i personaggi che IO avevo immaginato nella mia testa mentre leggevo i libri. Potrei scrivere due o tre post in merito, ma meglio che mi fermo qui 😀

Ares: il libro più macabro/che vi ha spaventato di più

Da piccola un’amica mi regalò una copia di Carmilla, la fanciulla vampiro perché sosteneva che era spaventosissimo e che lei una sera, seduta sul divano alla luce di una lampada si era impressionata tanto da non riuscire più a leggerlo. Così me lo rifilò. Immaginate con quale diffidenza lo guardavo sullo scaffale cercando il coraggio di aprirlo una buona volta e affrontarlo. Un giorno mi decisi e… Niente. Lo finii aspettando chissà quale scena macabra e terrificante. Niente di niente. Dopo tanto tempo sospetto ancora che la mia amica si fosse fermata solo al titolo.

Afrodite: la copertina più belladownload (2)

Premesso che non mi piacciono mai, MAI le copertine dei libri, credo di poter salvare quella del libro Assassinio sull’Orient Express di Agatha Christie, dell’edizione che vedete nell’immagine. Rende bene il fascino e l’atmosfera del contesto in cui è ambientata la storia.

 

 

 

Ermes: un libro dal finale inaspettato

Mi ha stupita il finale de Il giocatore di Dostoevskij… ma non credo di poter dire il perchè!

Atena: il Protagonista che vorreste come amico/consigliere

Il primo personaggio che mi viene in mente è Donald Shimoda, il messia che guida il protagonista di Illusioni di Richard Bach alla scoperta di un diverso modo di vedere la realtà.

Artemide: la/il protagonista più imprevedibile

Sto leggendo Narciso e Boccadoro di Herman Hesse e devo dire che Boccadoro mi ha stupita, si è rivelato essere un personaggio diverso da quello che mi aspettavo…

Il bello di questo gioco è che non ci sono regole per le nomine. Invito a mia volta Affy e scrittore5-5 a partecipare!

Approfitto del post per dirvi che ho aggiunto un widget di Instagram nella colonna a lato, ho creato un account apposta per il blog, cosa che volevo fare da tantissimo tempo, il nick è il solito, bloom2489 😉

Cronache Di Un Trasloco #1: Libri In (Di) Viaggio

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Sarà scontato o banale, ma in questi giorni di lavoro frenetico in vista del trasloco ho speso un sacco di tempo soltanto per riporre negli scatoli i miei libri. C’era da spolverarli, riporli con cura, sistemarli almeno per dimensione in modo da ottimizzare gli spazi, far attenzione a non sgualcire le pagine e, ovviamente, davo una sbirciatina a quelli che non prendevo dallo scaffale da un po’. La sbirciatina diventava un sedersi di fianco allo scatolo per sfogliarli, approfittare del momento per finire un racconto lasciato in sospeso troppo tempo prima, riguardare le illustrazioni delle fiabe che ho amato tantissimo e scoprire che, nonostante non le ricordassi a memoria, ne erano rimaste ombre di emozioni da qualche parte dentro di me.
Non è stato esattamente il modo più veloce per sbrigarmela, specie con tutto quel che c’è ancora da fare. C’erano libri regalati, libri amati, dediche, segnalibri comprati e disegnati, orecchiette alle pagine su cui tornare, che spesso poi si dimentica il perché, nonostante quella parola o frase in quel momento sembrava avesse fermato il mondo. E’ stato bello.

In questo periodo la mia mente viaggia in maniera sconnessa nel tempo saltellando tra ricordi di molti anni fa e quelli del passato recente. Mi sono liberata di oggetti che non volevo mi appesantissero inutilmente in questo cambiamento, che in fondo è solo uno dei tanti avvenuti negli ultimi due anni. Ho conosciuto persone e ho capito di avere ancora così tanta paura di dimenticarne altre. In certi momenti torna la rabbia per aver costretto a forza la mia mente a smettere di provare alcune mancanze. Ovviamente lei si è ribellata e adesso non fa che tormentarmi con scenari apocalittici nei riguardi della mia vita sentimentale, non che abbia bisogno di inventarsi granché poi. Così, incastrata in questo limbo tra passato e futuro, il primo un tantino più vivo e in forma del secondo che ce la sta mettendo tutta a guarire, eccitato quantomeno dall’idea che tra poco sarà tutto nuovo e diverso, ho potuto abbracciare lui.

Un nuovo libro.

Uno di quelli che ti capitano al momento giusto, anche se capiterà nello scatolo sbagliato, perché mentre aspettavo il corriere gli altri li avevo già chiusi e adesso se ne sta solo soletto sullo scaffale, abbastanza spaurito. Si chiama “Un ex è per sempre” della disegnatrice che adoro tantissimo Silvia Ziche. Ne ho già parlato una volta, oltre ai suoi lavori per la Disney e Topolino, scrive (disegna) libri che hanno come protagonista un suo personaggio, una donna alle prese con la ricerca dell’uomo della propria vita, Lucrezia. Lasciata dal suo ultimo compagno, Riccardo, che sembrava davvero fosse finalmente quello giusto, inizia un tortuoso percorso fatto di interrogativi sul perché sia finita così e sul come possa dimenticarlo per andare avanti. Ad accompagnarla è proprio Riccardo, sottoforma di fantasmino creato dalla sua mente che la segue ovunque tormentandola ancora. Non rappresenta altro che l’impossibilità e la paura di dimenticare un legame importante ma spezzato bruscamente, raccontate attraverso ironia e comicità come solo Silvia sa fare. Non vedo l’ora di leggerlo e, magari, sarà il compagno giusto per rimettere poi tutto in ordine, sia sugli scaffali, sia nella mente e nel cuore.

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Ice Cream – Book Tag

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Grazie ancora ad Affy che mi ha nominata per questo gioco ancora dedicato alla lettura dal sapore però più … estivo! Si tratta di abbinare ai gusti di gelato e alla relativa indicazione un libro e quindi, vediamo un po’ …

MELONE: Un libro che hai già deciso di leggere durante l’estate.

Di solito quando vado in vacanza porto con me un giallo. Si, si, in spiaggia io sono una di quelle noiosissime che adorano leggere sdraiate al sole beandosi della brezza marina, mentre i personaggi del libro si confondono con i vicini di ombrellone e viceversa e mi perdo, sognando ad occhi aperti… Quest’estate non so se riuscirò a vedere altro mare all’infuori di quello di scatoloni, a causa del trasloco, per cui se posso indicarne uno soltanto dico Narciso e Boccadoro di Hesse, ma all’ultimo momento potrebbe anche incuriosirmi di più un altro dei libri che da un po’ aspettano sullo scaffale il proprio turno… Vedremo! Intanto questo qui è in cima alla lista …

MENTA: Una serie che ti è entrata nel cuore.

Sarò ripetitiva, ma anche stavolta devo indicare quella di Harry Potter. E’ in effetti l’unica vera serie che ho letto e amato, e forse l’ho portata a termine proprio per questo, sette libri che mi hanno accompagnata per tanti anni … Davvero non so spiegare cosa rappresenta per me!

LIMONE: Una serie difficile da digerire.

Non so se si può definire serie quella di Dan Brown composta da quattro libri con protagonista Robert Langdon, sta di fatto che non sono andata oltre Il codice da Vinci, avevo già letto altri libri dello stesso autore e nonostante mi siano piaciuti sentii l’esigenza di cambiare. Se qualcuno di voi mi consiglia Angeli e Demoni o Inferno magari potrei cambiare idea 🙂

TIRAMISU’: Un libro che ti ha tirato su il morale.

Il cielo ti cerca di Richard Bach mi ha insegnato il potere che possiamo avere sulla nostra stessa mente e la possibilità che abbiamo di riconoscere e distruggere le trappole mentali nelle quali finiamo per rinchiuderci quando siamo bombardati da spunti negativi provenienti dal mondo che ci circonda. Mi sa che dovrei rileggerlo adesso…

FIORDILATTE: Un classico.

Come gusto di gelato non lo prendo mai, a meno che non sia alla vaniglia. Questo per dire anche che sui classici ho un bel po’ da recuperare…! Il primo che mi viene in mente adesso è L’isola del tesoro di Stevenson.

FRAGOLA: Un libro con una tenera storia d’amore.

Di storie d’amore non ne ho lette tante, son sempre fuggita via dai romanzi di questo genere per cui di coppie letterarie non ne so molto e diverse di quelle che conosco le ho già nominate in altri giochi, perciò questa volta vi parlo della poliziotta Nikki Heat e del giornalista Jameson Rook, protagonisti di Heat Wave di Richard Castle.

E d’accordo, si, Richard Castle non esiste.

Trattasi di uno pseudobiblium, Castle è a sua volta è uno scrittore protagonista dell’omonima serie tv che amo tantissimo. Nikki e Jameson non sono che la trasposizione letteraria degli stessi Richard e Kate televisivi. Anche la dinamica tra loro è la stessa, lei è brillante e sexy e rappresenta per Jameson/Richard una musa, una fonte di ispirazione per cui la segue nelle indagini contribuendo alla risoluzione dei vari casi di omicidio. La storia d’amore non è esattamente tenera, anzi, tra loro nasce un’attrazione fortissima che diventa complicità sia nel lavoro che nella vita privata mentre sul piano dei sentimenti lei è molto restia e fatica ad ammettere di averne per lui per paura di mostrarsi debole e intaccare l’immagine di donna forte e indipendente che nel tempo si è costruita per sopravvivere nel suo ambiente. Ho sempre trovato che fossero una coppia bella e interessante.

CIOCCOLATO: Un libro di cui aspetti il seguito.

In realtà già esiste e ancora non l’ho acquistato, si tratta della nuova edizione de Il gabbiano Jonathan Livingston di Bach che ha un capitolo aggiuntivo, il quarto, pubblicato dopo il suo incidente in aereo.

CAFFE’: Un libro che ti ha fatto stare sveglia alla notte.

Per quanto tutti i libri che ho letto finora mi siano piaciuti devo dire che pochi sono riusciti davvero a farmi vincere il sonno e sono poi quelli degli autori che ho amato di più. Per contro, mi è capitato di fare ore piccole a causa dei 50 Sfumature di cui però mi manca ancora l’ultimo. Non mi è piaciuta la James o chi per lei e la narrazione in sé, ma la curiosità che suscita e la lettura scorrevole ha fatto si che divorassi pagine e pagine fino ad ora tarda, senza rendermene conto.

Perdonatemi se non faccio nomine, come al solito arrivo in ritardo e rischio di sovrappormi ad altre già fatte, però chiunque abbastanza coraggioso abbia voglia di partecipare e cimentarsi si faccia avanti, verrò a leggere le risposte, anche qui nei commenti, così per confrontarci se vi va 😉

Epic Reads Book Tag

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Grazie a Lucia per avermi nominata per questo gioco, è uno dei più originali e per questo non sono riuscita a resistere dal cimentarmi di nuovo, ancora in tema di libri 🙂

Le regole del gioco che consiste nell’associare un libro ad ogni domanda, sono:
– Ringraziare chi nomina.
– Nominare almeno 5 blog.

Temo di non riuscire a nominare nessuno per questo gioco per mancanza di tempo e rischierei anche di sovrappormi ad altre nomine visto che partecipo in ritardo! In ogni caso chiunque abbia voglia di partecipare si ritenga nominato ad honorem diciamo, ugualmente 🙂

Dunque:

1. Se potessi invitare un autore e un personaggio di un libro da te per il tè, chi inviteresti e cosa offriresti loro?

Un autore… ok lo sapete già, Richard Bach, anche se non penso verrebbe per lo stile di vita che ha adottato adesso. Hai visto mai comunque… Un personaggio… in questo momento inviterei Bridget Jones, tra tutti i personaggi che mi sono venuti in mente penso sia l’unica con la quale ne verrebbe fuori un leggero pomeriggio di sane stupidaggini e risate 🙂 Preparerei muffins e biscotti al burro *_*

2. Di quale libro ti piacerebbe che l’autore scrivesse un prequel?

Penso che l’idea di un prequel ci stia bene quando si parla di saghe, quindi tuttalpiù mi piacerebbe leggerne uno riguardo quella di Harry Potter.

3. Quali personaggi, provenienti da libri diversi, vedresti bene insieme?

Allora, premetto che mi sarebbe piaciuto vedere Polina ammettere finalmente di essere innamorata di Aleksej Ivànovic ne Il giocatore e leggere un finale diverso ne Le notti bianche, in cui Nasten’ka avesse magari scelto un altro uomo … Visto che in nessuno dei due Dostoevskij ha fatto funzionare le cose, mi piacerebbe invertire le coppie perché penso che Polina tanto scontrosa e sulle sue starebbe bene con qualcuno come il sognatore che potrebbe convincerla a lasciarsi andare in una visione del mondo molto più romantica e leggera.

4. Se incontrassi il tuo autore preferito in metropolitana, cosa gli diresti?

Quando diavolo usciranno i suoi ultimi libri in italiano, di grazia, perché caro Bach, ecco, in inglese non è la stessa cosa.

5. Quale libro ti ha fatto diventare il lettore che sei oggi?

Io mi sento una lettrice diversa ogni volta che cambio genere, quindi non saprei proprio rispondere!

6. La tua libreria ha appena preso fuoco e tu puoi salvare solo un libro. Quale sarebbe?

Già ho risposto una volta a questa domanda, senza dubbio Il gabbiano Jonathan Livingston che ha salvato la vita a me e ricambierei volentieri.

7. In quale mondo distopico ti piacerebbe vivere?

Come potrebbe piacere l’idea di vivere in un mondo del genere? Comunque per curiosità soltanto proverei a vivere nella realtà di Io Robot, con la possibilità di scappar via prima che gli automi possano prendere il controllo totale della società.

8. Qual è la lettura più epica che tu abbia mai fatto?

Epica nel senso che è stata un impresa finire il libro? 😀 I promessi sposi di sicuro, che avevo iniziato per la scuola e poi portato a termine solo a causa della mia testa dura giacché non volevo lasciarlo a metà e l’ho odiato. Di propriamente epico non mi viene in mente nulla …

 

Il … ‘Crom Award’

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Niente, Crom aveva preso a guardarmi di traverso dall’alto della sua montagna e non ho potuto più rimandare la scrittura di questo post.

Gianni ha detto che per questo Award non sono previsti ringraziamenti, quindi non ringrazio Gianni per questo premio 😀

Trattasi di un premio nuovo di zecca e nato davvero per gioco, ideato dal suddetto Gianni e al quale partecipo volentieri. Le regole, rigorosamente copiaincollate sono:

  1. Scegliere solo cinque e non più di cinque blog, se vorranno saranno loro a premiare gli altri.
  2. Che fare? Se si riceve, come minimo bere da una coppa di bronzo, combattere con spade a due mani, leggere fantasy di quella dura, mandare al diavolo chi non ci sta bene, affrontare serpenti di quindici metri…
  3. Cosa dire? Niente, qui non si ringrazia nessuno 🙂 Niente assegnazioni parimerito, niente scuse per chi non si premia. Si deve solo mettere il link a chi vi ha segnalato a Crom!
  4. Altro? Sì rispondere SEMPRE a questa domanda:  avete un libro o un film o tutt’e due che vi ha portato a leggere? Citateli e dite cosa è successo dopo.
  5. potete anche interrompere la catena di premiazioni ma dovete spiegare il perché!

Dunque, il punto uno lo faccio dopo. Sul punto due sono davvero scarsa e tuttalpiù ho mandato al diavolo qualcuno ogni tanto anche se avrei preferito affrontare il serpente da quindici metri. Per il terzo, ho già non ringraziato 😀
Sul quarto, allora…

Da piccola ero matta per i Topolino. Anzi, penso di averci imparato a leggere su e li ho adorati, li rileggevo, mi improvvisavo disegnatrice e fumettista, insomma credo abbiano avuto la loro bella parte nel mio entrare nel mondo della lettura. Oltre questi, c’erano due libri che amavo tantissimo, di fiabe e avevano una particolarità: erano dodici storie per libro, per tutte le ore del giorno e della notte. Non so perché ma questa cosa mi piaceva da morire! In particolare amavo le storie della notte, forse erano più affascinanti, chissà. Di certo li ricordo con affetto immenso …

Bene, i cinque blog a cui trasferisco l’arduo compito di non far incazzare Crom sono:

occhialfuturo

esetidicessiche

il diario di Deb

viaggi ermeneutici

in fondo al cuore

Mega Post ‘Giocoso’: Liebster Award 2015 E Leggi e Vivi Tag Di 25 Domande Sui Libri

Pensavo fossero due giochi diversi anche se si parla sempre di libri, poi ho letto meglio e mi sono accorta che in effetti non lo sono e avevo fatto confusione! Creo un unico post per rispondere a tutto comunque, visto che l’argomento è lo stesso e mi piace 🙂

Dunque, andando per ordine …

Grazie a Chiara di A zonzo fra le pagine per la nomina al Liebster Award 2015 🙂 Procedo a rispondere alle domande poste da lei:

1) Avete l’abitudine di leggere più volte un romanzo? Se si quale romanzo è stato oggetto di questa psicosi?

Abitudine no… Però mi è capitato con la saga di Harry Potter, follia allo stato puro, ho riletto 3 volte i primi due, due volte il terzo e il quarto, poi mi fermai lì causa altri impegni, ma il desiderio di riprendere la ri-lettura c’è ancora anche se è passato tanto tempo… Per quei libri ho un amore incondizionato!

2) Dovete regalare un libro sapendo che colui o colei che lo riceverà ama il genere drammatico, qual è la vostra scelta?

Mmm… Non saprei. Cercherei un thriller, però al momento, anche se è un giallo, mi viene in mente 10 Piccoli indiani di Agatha Christie che è pazzesco dal punto di vista della suspense e per il finale quello si privo di lieto fine!

3) Leggi perchè…..?

C’è un altro modo per vivere qualche ora in un mondo diverso da questo? 🙂

4) Come appuntate i brani dei libri che più vi piacciono?

Da qualche tempo ho preso a mettere orecchiette alle pagine che li contengono, promettendomi di tornarci e ricopiarli, ma spesso però torno solo a rileggerli quando mi ronzano in testa.

5) Kindle mania? Lo avete? Se si, avete registrato un aumento del numero di letture?

Ho l’app Kindle di Amazon, che è stata necessaria per qualche e-book …  Non la adoro comunque, anzi preferisco i libri di carta sempre xD

6) Programmazione dei post: quanto è importante per un blogger?

E’ importante se si vuole tenere un certo ritmo, indispensabile… Allo stesso tempo toglie spontaneità e visto che non sono un giornale non programmo niente, al massimo prendo nota mentalmente dell’ultima volta che ho scritto e di quando vorrei farlo di nuovo … e poi capita di scrivere due post in un giorno o tre in due mesi 😀

7) Quale particolare ti affascina più delle librerie?

Mi piacciono le persone che vagano in religioso silenzio e rispetto degli altri. Quasi non accade più nemmeno nei luoghi sacri… L’atteggiamento di riverenza nei confronti di scaffali e libri fa si che ognuno possa sentirsi a proprio agio qualunque sia il genere che preferisce ed è bello secondo me.

8) Avete a disposizione un coupon di 50 euro: per quali romanzi opteresti?

Ho una wishlist proprio sul desktop del pc…! Ovviamente poi vengo presa da qualcos’altro e quella resta lì ad ingigantirsi. Penso che se avessi un coupon del genere prenderei tutti i libri di Richard Bach che mi mancano comunque 😀

9) Quale libro consiglieresti al tuo peggior nemico?

Qualcuno dei miei libri preferiti ovviamente 😀

10) Hai 2 minuti per convincere una persona che leggere è vita. Cosa le diresti?

Le direi che potrebbe lasciarsi incuriosire da un genere o da un titolo, farsi un giro in una libreria e immaginare che qualcuno di quei libri potrebbe avere risposte ad alcune delle domande che la tormentano. Potrebbe avere un colpo di fulmine con qualcuno di loro così come potrebbe non accadere proprio niente. Le direi di darsi l’opportunità di scoprire un mondo in cui ognuno di noi può trovare una propria dimensione, personalissima, soltanto.

REGOLE DEL GIOCO:

Ringraziare il blog che ti ha nominato.

· Rispondere alle 10 domande.

· Nominare altri 10 blog.

· Porre 10 domande.

· Comunicare la nomina ai 10 blog scelti.

Perdonatemi se ne scelgo solo 5 perché ho delle nomine da fare anche per l’altro gioco e giro le stesse domande alle quali ho risposto io… Ecco i blog, spero vi faccia piacere partecipare sempre così per divertirci a conoscerci meglio 🙂

crisnelpaesedeilibri

antoniodileta

elenagozzer

ilperdilibri

lazonafrank

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Il secondo gioco a cui sono stata invitata a partecipare è Leggi e Vivi Tag di 25 domande sui libri creato da raccontidalpassato e ringrazio Erik di Occhi al futuro per avermi nominata 🙂 Ecco le domande:

1) Come scegli i libri da leggere?

Di solito hanno un’attinenza con un mio stato d’animo o qualcosa che mi ronza in testa. In genere comunque mi guida la curiosità o certe volte dei veri e propri colpi di fulmine!

2) Dove compri i libri: in libreria o online?

Principalmente in libreria, online se quel libro lì non è presente.

3) Aspetti di finire la lettura di un libro prima di acquistarne un altro oppure hai una scorta?

No, mi capita di acquistarne anche mentre ne sto leggendo un altro. Se me ne capita tra le mani uno che cercavo non me lo lascio scappare!

4) Di solito quando leggi?

La sera prima di andare a dormire, o al massimo di pomeriggio se ho del tempo libero. Non mi piace leggere di mattina, ho questa fissa quasi da sempre!

5) Ti fai influenzare dal numero delle pagine quando compri un libro?

No, se voglio quel libro non importa quante pagine abbia… nel caso ci metto solo più tempo a finirlo xD

6) Genere preferito?

Non ne ho uno in particolare, un tempo avrei detto i gialli, ma adesso romanzi più in genere.

7) Hai un autore preferito?

Si, ed è Richard Bach *_*

8) Quando è iniziata la tua passione per la lettura?

I libri mi hanno incuriosita e affascinata da sempre, per quel che ricordo, anche se non sono una lettrice assidua come vorrei comunque…

9) Presti i libri?

Eeeehm. Nota dolente! Sono gelosissima dei miei libri, li presto se so che quella persona ne avrà cura come farei io xD

10) Leggi un libro alla volta oppure riesci a leggerne diversi insieme?

Assolutamente uno per volta. Non riesco proprio a lasciare le cose in sospeso…

11) I tuoi amici/famigliari leggono?

Si, i familiari meno, i miei amici sicuramente.

12) Quanto ci metti mediamente a leggere un libro?

Non penso di poter fare una media… alcuni libri sono rimasti sulla mia scrivania per mesi, altri solo pochi giorni… dipende da un milione di variabili!

13) Quando vedi una persona che legge (ad esempio sui mezzi pubblici) ti metti immediatamente a sbirciare il titolo del suo libro?

Ehm, si. Solo che sono un po’ cecata e spesso lascio perdere per non sembrare fissata!

14) Se tutti i libri del mondo dovessero essere distrutti e potessi salvarne uno soltanto quale sarebbe?

Tra quelli che ho letto e conosco senza dubbio il Gabbiano Jonathan Livingston di Bach. Lui ha salvato la vita a me, non potrei non ricambiare.

15) Perché ti piace leggere?

Domanda simile a quella dell’altro gioco… Semplicemente non c’è altro modo per vivere esperienze e avventure che mai e poi mai potrebbero capitare nella realtà. Inoltre quando si legge ci si trasferisce temporaneamente altrove e quando si torna, come da ogni viaggio, casa propria sembra un posto diverso, più stimolante, con altre opportunità e si vive guardando le cose con occhi nuovi.

16) Leggi libri in prestito (da amici o dalla biblioteca) o solo libri che possiedi?

Si anche in prestito. E’ stato sempre un modo per fare scoperte interessanti visto che di mio quel libro per milioni di motivi non lo avrei mai preso. Inoltre una volta letto e restituito devo comprarlo… Non riesco a non avere libri che ho letto xD

17) Qual è il libro che non sei mai riuscito a finire?

Ebbene… questa è una grave macchia nella mia carriera da lettrice. Non ho mai finito Uno, nessuno e centomila di Pirandello. Anzi, lo cominciai appena e lo abbandonai perché non riuscivo a concentrarmici su. Era più forte di me. Per mia difesa forse posso dire che ero troppo piccola per una lettura del genere, però ho intenzione di riprenderlo!

18) Hai mai comprato un libro solo perché aveva una bella copertina, e cosa ti attrae nella copertina di un libro?

No anzi è raro che trovi una copertina che mi piaccia, nonostante adoro il libro. Infatti quando da piccola ebbi in regalo il primo libro di Harry Potter lo lasciai sullo scaffale per settimane prima di iniziarlo. La copertina davvero non mi ispirava xD

19) C’è una casa editrice che ami particolarmente, e perché?

Nessuna, però grazie al mondo di wordpress ho avuto la possibilità di conoscere qualche casa editrice indipendente, di quelle fuori dai grandi marchi ma valide e professionali e con titoli interessanti.

20) Porti i libri dappertutto (ad esempio in spiaggia o sui mezzi pubblici) o li tieni “al sicuro” dentro casa?

Si, specie se si tratta di un viaggio lungo. E’ bello sapere di avere con sé sempre quella porticina che ti fa fuggire dal mondo per un po’.

21) Qual è il libro che ti hanno regalato che hai gradito maggiormente?

La saga di Harry Potter decisamente…

22) Come scegli un libro da regalare?

Beh prima di tutto deve essere un libro che ho già letto. Secondo cerco di capire se è nelle corde della persona a cui vorrei regalarlo, se potrebbe apprezzarlo e ha qualche attinenza con lei.. Un libro è il regalo più bello che si possa fare, ma si tratta anche di una scelta delicata perché è un po’ come regalare anche un pezzetto di se stessi all’altro.

23) La tua libreria è ordinata secondo un criterio, o tieni i libri in ordine sparso?

Si è ordinata per autori preferiti. Ho intenzione però di cambiare, non so ancora come 🙂

24) Quando leggi un libro che ha delle note, le leggi o le salti?

Le leggo anche se non le adoro. Interrompono la lettura, ma delle volte sono necessarie per capire cosa si sta leggendo.

25) Leggi eventuali introduzioni, prefazioni e postfazioni dei libri o le salti?

Una volta le leggevo, così per andare in ordine, ma mi sono resa conto che mi annoiavano troppo e non vedevo mai l’ora di iniziare il libro vero e proprio… Adesso le salto alla grande, ci torno quando finisco di leggere il libro di cui ho già un’idea personale.

 

Eccoci alle regole, che sono praticamente le stesse:

-nomina almeno 5 blog a cui fare le domande
-cita sempre il blog che ha creato il tag
– ringraziare con un articolo il blog che ti ha taggato
– avvisare i blog che hai taggato

lo stesso vale per i blog che nomino qui, sarebbe divertente conoscervi meglio partecipando al gioco, se vi fa piacere 🙂

laurarosa3892

raffaelepetrillo

lasteledirosetta

zzzorro

lucia250

 

 

Non Si Giudica Un Libro Dalle Sue Sfumature

Alla fine il mio sarcasmo mi si è rivoltato contro e oggi la mia amica M. si è espressa con gran soddisfazione in un sonoro, sentito e appassionato te l’avevo detto.

Tutto è partito qualche settimana fa da un dibattito sull’ormai super-iper famosa trilogia di 50 Sfumature-colori assortiti. Io esprimevo tutta la mia diffidenza e perplessità nei confronti della storia, della scrittura e della davvero troppa pubblicità indirizzata pericolosamente verso ragazzine che della differenza tra Edward Cullen e Christian Grey non si sarebbero rese poi tanto conto, a loro discapito. Non so perché, ma questi tipi di fenomeni editoriali a me di solito fanno spavento e sento il bisogno di allontanarmi dalle masse adoranti, a meno che non si tratti di qualcosa che possa incuriosirmi davvero. Insomma, facevo la sostenuta. M. di solito, invece, fa l’esatto opposto. Lei ci prova, si butta, anche con il rischio di ritrovarsi tra le mani delle vere e proprie ciofeche letterarie.
Sosteneva che questa volta il mio intuito aveva fallito e che avrei dovuto leggerla per capire cosa intendeva dire. M. sa essere molto insistente e così quella sera mi ritrovai la sua copia di 50 Sfumature Di Grigio nella borsa. In fondo avevo perso nel dibattito perché alle sue effettive convinzioni non potei che contrapporre delle semplici impressioni. Io e la mia riluttanza qualche giorno dopo cominciammo la lettura.

Superato l’inizio frettoloso e banale, lo stile poco definito e tutta la serie di virgolette e apostrofi che distinguono il pensato dal parlato e si susseguono ad un ritmo a cui è difficile abituarsi, tant’è che spesso ho fatto confusione, le incongruenze (ma davvero, da dietro al bancone del negozio come fa Ana a vedere che Christian porta delle scarpe da ginnastica??) e il ripetersi, immagino voluto, degli stessi aggettivi di continuo, ho capito che la curiosità mi avrebbe portata fino in fondo, nonostante i difetti, anzi, inclusi questi ultimi che parevano star lì a caratterizzare la storia stessa.

Quand’è così vuol dire che il libro ti ha fregato. Si è connesso a qualcosa dentro di te che perfino tu stenti a riconoscere, un’emozione, un vissuto, una qualche dinamica emotiva sopita e mai dimenticata e inizia ad importarti dei personaggi, dei loro sentimenti, delle logiche all’ombra dei loro comportamenti. E’ una magia alla quale è difficile sfuggire, giacché la tua mente ha generato quei volti e senti che sono tuoi, non conta da quali attori sono stati interpretati o cosa hanno provato altri nell’immaginare la loro storia. Ti appartengono e basta.

Da qui ho pensato che la faccenda dell’erotismo/mogli annoiate è stata sfruttata più di quanto sia realmente protagonista in tutto il romanzo, o meglio, quest’ultimo poteva essere valorizzato di più anche sotto altri punti di vista. Una parte importante della storia infatti si svolge sul piano dei sentimenti… quelli che fanno paura. La paura di non meritare l’amore. La paura di non saper amare. La voglia di farlo da un lato, l’impossibilità di riceverne dall’altro. Il terrore di lasciarsi toccare come se le carezze potessero bruciare più degli schiaffi. Il desiderio di mostrare quanto sarebbe bello invece. Provare dei sentimenti fortissimi per qualcuno che è così irraggiungibile e allo stesso tempo è capace di sconvolgere tutte le tue convinzioni e attitudini. Sentirsi dire che è sbagliato amarsi ed essere trattate come un errore a cui rimediare, la prigionia dell’essere desiderate ma allontanate perché… sembra sbagliato. Come cazzo fa l’amore ad essere sbagliato? Come? Allora ti senti come Ana che fugge via spezzata dentro con quella parola “sbagliato” che rimbomba come un eco doloroso nelle orecchie e non è giusto, non lo è affatto mentre invece ti convinci che si, sei sbagliata tu per quella persona, che non potrai mai essere ciò che vuole… Oppure lo sei, ma non ti lascerà mai esserlo davvero. Ti lascerà andar via, piuttosto.

La questione che pone il libro è: quanto siamo disposti a mollare difese, abitudini e riferimenti e lasciare che quella persona così spiazzante e attraente ci metta meravigliosamente in disordine la vita?

La maniera in cui i protagonisti, così diversi, cercano di trovarsi, avvicinarsi smussando i rispettivi “limiti assoluti” per la necessità irrazionale di viversi e godersi a vicenda mi ha attirata, se non altro perché forse al sicuro tra le pagine di un libro certe cose possono accadere davvero. Probabilmente anche di questo pecca la storia: in fondo è frutto della fantasia di una sola persona che gioca entrambi i ruoli, spesso somiglia ad una fantasticheria ed è poco realistica specie per i tempi in cui avviene, tre settimane soltanto. Di nuovo, sembra che le situazioni si avvicendino velocemente per arrivare il prima possibile alla descrizione degli incontri più fisici e travolgenti, un desiderio che non sa aspettare e mette in secondo piano tutto il resto. Diciamo che messa così ha pure un senso, si.

Questa mattina mentre informavo M. che a breve le avrei restituito il libro, mi son messa già a leggere un estratto del secondo. Pare non avere soluzione di continuità con il primo, come se non fosse mai finito. La mia curiosità si è rimessa in moto, e in fondo chi mai nella vita non si è permesso almeno una volta (ok, ok, più di una volta) di sentirsi un po’ come Icaro che volò troppo vicino al sole, la similitudine più vicina e tanto cara a questo più che discusso romanzo.

Per Il Caffè Letterario – La Settimana Dell’Amore: Le Notti Bianche

Ancora una volta grazie a Chiara (pantufl90.wordpress.com) per gli spunti interessanti e i temi proposti nel suo Caffè Letterario, a causa del quale sto diventando tisana-addicted, ma guarirò! Per chi non conoscesse il suo blog vi invito a darci un’occhiata e magari partecipare 🙂

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“Nella camera si è fatto scuro; nella sua anima c’è vuoto e tristezza; l’intero regno dei sogni si è sgretolato intorno a lui, si è sgretolato senza traccia, senza rumore né chiasso, è svanito come una visione, e lui stesso non ricorda cosa abbia fantasticato. Ma una oscura sensazione per la quale il petto gli duole e si agita leggermente, un nuovo desiderio stuzzica ed eccita alettante la sua fantasia e impercettibilmente invita un intero sciame di nuovi fantasmi. Nella cameretta regna il silenzio; la solitudine e l’indolenza carezzano l’immaginazione; essa si infiamma leggermente, leggermente inizia a bollire, come l’acqua nella caffettiera della vecchia Matrëna, che si affaccenda quietamente nella cucina lì accanto, preparando il suo caffè. Ecco che essa è già interrotta da leggeri bagliori, ecco che già anche il libro preso senza scopo e a caso, cade dalle mani del mio sognatore, arrivato nemmeno alla terza pagina. La sua immaginazione è nuovamente eccitata, risvegliata, e all’improvviso ancora un nuovo mondo, una nuova e incantevole vita è balenata davanti a lui nella sua splendida prospettiva. Un nuovo sogno – una nuova felicità!” 
[tratto da Le notti bianche – F. Dostoevskij]

Nasten’ka è una dolce e giovane donna, in lacrime per la fine di un amore. In una tipica notte pietroburghese mentre passeggia sul lungofiume un uomo ubriaco tenta di aggredirla e in suo soccorso accorre un tipo singolare, intento fino ad un attimo prima a godersi l’aria notturna, cristallina come suo solito. I due si intrattengono a chiacchierare, lui si presenta subito come un sognatore parlandole di sé, del proprio modo di vedere il mondo quale tessuto delle proprie fantasie, che nascono dall’aver notato un dettaglio o ascoltato una sola parola; di come rappresenti sia la sua gioia quando l’eccitazione invade ogni angolo della sua realtà, sia la sua croce, nel rendersi conto quanto è lontano dalla realtà vera, che tutti gli uomini vivono, fatta di esperienze e relazioni, rammaricandosi in fondo di non aver ancora vissuto davvero.
I due si danno appuntamento per quattro notti di seguito, raccontandosi e aprendo i propri cuori come mai prima d’ora era capitato ad entrambi di fare, perché mai in effetti si erano trovati a sentire quel senso di fratellanza e assoluta confidenza nei confronti di qualcun’altro. Nasce un interesse reciproco, il sogno si fa desiderio di potersi vedere e rivedere ancora e incanto di un amore possibile, da poter vivere davvero. All’indomani della quarta notte i loro destini si delineano, non vi svelo come, in un finale che sigilla l’intera storia e ne rende forte il senso al cuore del lettore.

Se poi si tratta di un cuore simile a quello del protagonista le emozioni raddoppiano perché si ritrova anche un po’ di se stessi in quei racconti, in quelle notti, nelle fantasie, nel modo di estraniarsi da una realtà che rispetto a ciò che possono la fantasia e l’immaginazione risulta mediocre e povera… Per parlare di amore classico ho scelto questa storia perché sul serio mi ha emozionata. Quel sognatore un po’ mi somiglia, il tema della fuga dalla realtà, del cercare di vedere il mondo con occhi un po’ diversi appassionandosi a dettagli e inventandone di nuovi lì dove non ce ne sono affatto è quasi quello secondo cui porto avanti questo blog.

La cosa più straordinaria è che l’amore vien fuori nella sua forma più autentica: nasce direttamente dal sogno e si fa collegamento con la realtà. Non si tratta di una storia d’amore di quelle vissute, stravissute, fatte di intrecci, intrighi, tradimenti e riconciliazioni, di passioni e di baci. Si parla di innamoramento, magari destinato anche a non essere nient’altro di più, di quell’eccitazione ed emozione, della voglia di cercarsi e darsi appuntamento perfino nei sogni, del ritrovarsi nelle parole dell’altro, del riconoscere nei suoi occhi il naturale prosieguo del proprio cammino. Forse è lontano da quel che la realtà ci propone oggi, ma in fondo lo era anche all’epoca. E’ l’amore dei sognatori che da sempre, sempre si è trovato costretto a ritagliarsi spazi al di fuori di una società fatta di apparenze e relazioni sterili. Si nutre di fantasie, rende l’animo nobile ed è strazio e vita al tempo stesso. Ripiega su di sé quando si accorge di aver fondamenta che non son altro che illusioni. Muore per poi rinascere nei cuori che non sanno nutrirsi d’altro.

Forse le relazioni non si basano su sentimenti del genere o non solo e i sognatori sono e saranno ancora per propria natura lontani dalle dinamiche che prevalgono nelle società di tutti i tempi, ma il messaggio di questo libro va oltre secondo me, mostra l’amore come sentimento che ricongiunge l’anima e il mondo, la fantasia e la realtà, rendendosi vita, in ogni sua forma.

*… Jonathan Va In Città …*

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“Era di primo mattino, e il sole appena sorto luccicava tremolando sulle scaglie del mare appena increspato.

A un miglio dalla costa un peschereccio arrancava verso il largo. E fu data la voce allo Stormo. E in men che non si dica tutto lo Stormo Buonappetito si adunò, si diedero a giostrare ed accanirsi per beccare qualcosa da mangiare. Cominciava così una nuova dura giornata. Ma lontano di là solo soletto, lontano dalla costa e dalla barca, un gabbiano si stava allenando per conto suo: era il gabbiano Jonathan Livingston. Si trovava a una trentina di metri d’altezza: distese le zampette palmate, aderse il becco si tese in uno sforzo doloroso per imprimere alle ali una torsione tale da consentirgli di volare lento. E infatti rallentò tanto che il vento divenne un fruscio lieve intorno a lui, tanto che il mare ristava immoto sotto le sue ali. Strinse gli occhi, si concentrò intensamente, trattenne il fiato, compì ancora uno sforzo per accrescere solo… d’un paio… di centimetri… quella… penosa torsione e… D’un tratto gli si arruffano le penne, entra in stallo e precipita giù. I gabbiani, lo sapete anche voi, non vacillano, non stallano mai. Stallare, scomporsi in volo, per loro è una vergogna, è un disonore.
Ma il gabbiano Jonathan Livingston – che faccia tosta, eccolo là che ci riprova ancora, tende e torce le ali per aumentarne la superficie, vibra tutto nello sforzo e patapunf stalla di nuovo – no, non era un uccello come tanti.”

[incipit-Il Gabbiano Jonathan Livingston-Richard Bach; foto personale, Napoli-giugno 2014]