Io, il mio pc, il caffè, la radio accesa, qualche partita a scacchi e tanti pensieri che frullano per la testa. Un pomeriggio di Pasquetta di relax. Non sono tra quelli che si affannano ad organizzare per forza la gita fuori porta e anzi forse proprio perchè lo fanno tutti, non me ne frega niente. In fondo a G. ieri non ho detto una bugia. Sono davvero rimasta a poltrire … per la prima metà della giornata. L’influenza di notte non mi fa dormire. Aveva esordito come spesso fa bella foto, che carina, sei venuta bene qui seguito da un interessamento su ciò che avevo in programma di fare oggi. Per fortuna la prima cosa che ho pensato non gliel’ho scritta. Il tempo di capire se fosse semplice curiosità o altro non c’è stato, percè in questi casi vanno in funzione i sistemi d’allarme. L’idea di uscire con qualcuno a cui non sono interessata mi manda in panico. Mi ha fatto ricordare quando tempo fa un tipo che conosceva mia zia faceva di tutto per farsi trovare da lei quando andavo a trovarla. Era un incubo. Una persecuzione. Tentava già di piacere a mia madre in maniera che, con mia zia, sarebbero diventate due le sue alleate. Ma per fortuna non ci riuscì. Una sera mi aiutò a prendere le pizze dal bagagliaio della macchina, ad un certo punto si girò verso di me e guardandomi disse -Comunque, complimenti per gli occhi…-. ….. Complimenti per gli occhi? Ma mi prendi in giro? E che me li so fatti io? Complimenti di che? Al supermercato li avevano finiti azzurro chiaro, sai, così mi sono accontentata del ceruleo. E’ una figata però, cambiano con la luce e con il colore della maglietta. Altro che complimenti, dì pure che sono un vero genio. Dalla mia espressione dovevo avere proprio l’aria di una che aveva appena finito di dire tutte queste cose, lo notai dalla sua faccia, mentre invece mormorai un “grazie” e mi tenni alla larga da lui per tutta la sera. Poi non lo vidi più.
E’ più forte di me, non li reggo. Non come certe altre che conosco. Vorrei capire come fanno. C’è una tipa che su Facebook si vantava delle decine di richieste d’amicizia da parte di soli uomini che riceveva, tenendo a sottolineare il fatto che lo strano (!) fenomeno non era dovuto tanto alla sua bellezza, quanto alla sua personalità e sensibilità. Mi sono ripromessa di chiederle che reggiseno usa che fa sti miracoli, perchè dalla foto si notava solo quello.
Mentre pensavo queste cose, una delle soddisfazioni del secolo. Do’ uno scacco matto di pedone. E’ da quando mi allenavo a scuola con la squadra di scacchi che non succedeva. Una forza. Mi mancano quei pomeriggi, i campionati, i viaggi per le finali nazionali, le lotte che facevo con i capitani delle altre squadre, che al 70% erano lotte di occhiatacce mentre li sorprendevo a dare suggerimenti alle loro ragazze. Finita la scuola avrei dovuto continuare da sola e autofinanziarmi, però dovevo iniziare l’università e quindi non l’ho fatto.
Quello che dovrei iniziare a far ora, invece, è la valigia, mia madre passa e mi ricorda che mancano pochi giorni alla partenza. Torno alla realtà. Un bel viaggio in auto verso nord attraversando Lazio, Toscana, Liguria e Piemonte, per un matrimonio. Non vedo l’ora! Mi piace tanto viaggiare e vorrei farlo più spesso… Vorrei vedere Londra, New York, Toronto e tornare in nord Europa perchè ormai da quando ci sono stata, appena sento i primi profumi della primavera mi ricordo delle città che ho visitato, proprio in questa stagione, qualche anno fa. Per ora mi accontento di Torino, che pure è bella. Poi vorrei tornare a Courmayeur, conoscere altri posti della Valle d’Aosta e vorrei vedere le città della Toscana. Ecco, mi sono di nuovo persa a fantasticare.
Ovviamente la valigia non ho iniziato a farla. 😛 C’era uno spettacolo di cabaret al vicino centro commerciale e sono stata lì. Alla fine hanno dato spazio ad un gruppo rock emergente che non conosco. L’emozione della musica dal vivo… Straordinaria. Anche se i testi non mi colpivano più di tanto ascoltavo solo gli strumenti. Non fa nulla. Davanti ad un assolo di chitarra elettrica c’è solo da inchinarsi, la musica non ha colpa se il cantante di turno fa schifo (anche se non era questo il caso comunque). La magia di batteria, chitarra, basso e tastiera che ti fanno vibrare dentro come nessun’altra cosa al mondo!
Tra poco mi addormento scrivendo ahah Come spesso faccio quando troppe cose mi girano per la testa devo scriverle da qualche parte, come il prof Silente in Harry Potter quando estraeva i suoi pensieri con la bacchetta e li metteva in una specie di ciotola, il Pensatoio. Poi all’occorrenza se li andava a ripescare. E’ un po’ quello che mi piace fare qui ogni tanto. C’è anche un bel temporale, fuori, che mi aiuterà a dormire ….